Dietrofront del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti sulla riforma delle pensioni: non si toccheranno le Pensioni cosiddette "alte", quelle cioè al di sopra dei duemila euro mensili. È quanto scrive oggi, 16 aprile 2015, l'edizione quotidiana de Il Messaggero, in risposta alle recenti valutazioni del presidente dell'Inps, Tito Boeri, sulla possibilità di riduzione dei trattamenti pensionistici più alti al fine di finanziare forme azioni di sostegno del reddito per i contribuenti che abbiano più di cinquantacinque anni e che si ritrovano senza pensione.

Pensioni, per l'Inps molte vanno calcolate con il meccanismo contributivo

Le dichiarazioni del ministro Poletti sono arrivate ieri in un'interrogazione alla Camera dei deputati: si è fatto il punto della volontà del Governo Renzi sulle ultime possibilità di riforma delle pensioni. In particolare, è arrivata la risposta a quanto pubblicato sul sito dell'Inps: le simulazioni effettuate dall'ente previdenziale, infatti, avevano messo in risalto il fatto che le pensioni di alcune gestioni non trovavano corrispondenza con i contributi versati, risultando nettamente più alte. E che, dunque, appariva spianata la strada che porta ad un ricalcolo di queste pensioni sulla base del meccanismo contributivo.

Pensioni, le dichiarazioni di Poletti

Tale prospettiva è stata nettamente rifiutata dal ministro Poletti che ha citato proprio il limite dei 2 mila euro posto all'incirca un anno fa dall'allora commissario della spending review, Carlo Cottarelli il quale poneva l'opportunità di introdurre una qualche forma di contributo di solidarietà a carico delle pensioni al di sopra di questa soglia.

Parliamo di circa 3 milioni e 100 mila pensioni su un totale di 16 milioni e 593 mila trattamenti pensionistici. Poletti ha escluso un intervento in tal senso: non verranno ritoccate le pensioni sopra le duemila euro mentre, come indicato dal ministro, ma verranno fatte azioni per poter migliorare la situazione degli esodati.

A favore di questi ultimi, rimasti senza lavoro, ma risultando ancora troppo giovani per andare in pensione, Poletti ha assicurato un intervento del Governo: ma si tratterà di un intervento slegato da possibili azioni di revisioni delle pensioni alte.