Non si placano le discussioni intorno alla riforma Pensioni 2015, anzi il dibattito è più che mai vivo su alcune proposte ancora al vaglio del Governo come la Quota 100, la proroga dell'opzione donna e il reddito minimo. Ecco il punto della situazione ad oggi 27 aprile e le ultime novità emerse a partire dalla ultime dichiarazioni.

Riforma pensioni, Damiano insiste su Quota 100, Boeri su reddito minimo: Fornero contraria

Damiano attivo più che mai sulla riforma delle pensioni negli ultimi giorni ha ribadito la necessità di concedere una maggiore flessibilità in uscita con strumenti atti a permettere il raggiungimento della pensione anticipata piuttosto che la concessione di alcune misure assistenziali.

La soluzione più equa per l'ex ministro del Lavoro è senza dubbio la Quota 100, che consentirebbe a quanti hanno raggiuto i 62 anni d'età di poter accedere alla pensione anticipata senza dover incorrere in nessuna penalizzazione. Per poter raggiungere la soglia richiesta dal ddl 2945 a firma Gnecchi-Damiano è necessario aver maturato 38 anni di contributi ed avere 62 anni d'età, anche se i lavoratori precoci avrebbero preferito l'abolizione del limite anagrafico.

Altra proposta su cui Damiano si batte molto è la pensione anticipata Quota 97 ossia la possibilità di poter accedere alla quiescenza a partire da 62 anni d'età e 35 di contributi a fronte di una penalizzazione del 2% per ogni anno di anticipo rispetto ai 66 anni attualmente richiesti dall'attuale Legge Fornero.

Proprio la Fornero nei giorni scorsi si è detta, tra le righe, contraria alla Quota 100 ed in generale a tutte le forme di flessibilità in quanto risulterebbero al momento troppo onerose per lo Stato, la 'sua' Legge, ha aggiunto fiera, sta garantendo un certo equilibrio previdenziale che in altro modo non sarebbe sostenibile per mancanza di coperture finanziarie.

Boeri dal canto suo sarebbe più propenso ad andare per steps, ossia  concedere inizialmente delle misure a favore delle persone più in difficoltà che abbiano un'età tra i 55 e i 65 anni e si trovino attualmente senza lavoro, la sua ipotesi è quella di garantire un reddito minimo per gli over 55, mentre per la Fornero bisognerebbe non fornire misure assistenziali ma aiutarli affinché possano ricollocarsi al lavoro.

Opzione donna, interviene Poletti: sarà estesa la proroga di pensione anticipata a 57 anni?

Per quanto concerne l'opzione donna, la Fornero all'epoca aveva salvato la possibilità di pensione anticipata a 57 anni per le donne, ma le circolari Inps 35/37 avevano precisato che la scadenza 31/12/2015 andava intesa come termine entro cui maturare la decorrenza e non solo i requisiti richiesti. Per questa ragione i tempi si sono ridotti di oltre un anno e Daniella Maroni ha avviato il ricorso collettivo al Tar del Lazio per chiedere l'abolizione delle circolari 35/37 del 2012. L'Inps in attesa di capire come muoversi ha precisato che le donne che maturano i requisiti entro dicembre 2015 possono  presentare domanda.

Ora Poletti è intervenuto sulla questione dicendo che il tema dell'opzione contributivo donna sarà all'attenzione di Tito Boeri insieme al reddito minimo. Si cercherà dunque di intervenire da un lato per concedere la proroga e dall'altro per alleviare le pene di quanti perdono il lavoro senza aver raggiunto i requisiti pensionistici richiesti. Si apre dunque una speranza per l'opzione donna e il reddito minimo, ma si allontana la Quota 100 perché troppo onerosa per le finanze attuali?