Non accenna ad arrestarsi il dibattito in tema di riforma pensioni 2015 e previdenza. Le ultime news aggiornate ad oggi 21 aprile si soffermano in modo particolare sul programma del ministro Poletti e sul suo scontro a distanza col presidente dell'INPS Tito Boeri, due figure che per funzioni e competenze potrebbe cooperare e che invece al momento non fanno che annunciare e smentire l'uno le dichiarazioni dell'altro. Uno stato di tensione questo che con un ddl Damiano ancora in fase di discussione rischia di compromettere seriamente la riuscita del processo di rifondazione del comparto previdenziale.

L'ultimo screzio riguarda la proposta di pagamento delle Pensioni al primo del mese (e non più al 10) avanzata dal presidente Boeri: il numero uno dell'INPS ha sottolineato come siano già stati trovati degli accordi con le banche che 'abbasseranno i costi dei bonifici in cambio di liquidità', Poletti ha invece gettato acqua sul fuoco evidenziando come una misura del genere andrebbe prevista tramite 'un decreto legge ad hoc'. Tradotto? Non la si può intendere come una manovra già pronta (come sembra suggerire Boeri), bisogna dunque fare delle valutazioni ed essere più prudenti.

Manovre a rischio, servono più collaborazione e maggiore chiarezza

Come sottolineato in apertura, le ultime notizie su riforma pensioni 2015 e previdenza aggiornate ad oggi 21-04 si concentrano in modo particolare sul burrascoso rapporto che sta interessando il ministro del lavoro Poletti e il presidente dell'INPS Tito Boeri. Il primo 'fraintendimento' si ebbe alla fine di marzo, quando Boeri evidenziò che il governo avrebbe valutato la possibilità di introdurre un contributo di solidarietà per le pensioni da 2mila euro in su; in occasione di uno degli ultimi due question time tenuti in Parlamento, Poletti ha però smentito la misura evidenziando come non sia in programma. Poi è stato il turno della 'baroanda' sul giorno di erogazione delle pensioni: Boeri ha dato la cosa per fatta, Poletti ha invece evidenziato all'ANSA come sia stata solo avanzata una proposta. 'Ancora non c'è nessun atto' ha chiosato al riguardo il responsabile del Welfare, cosa che potrebbe mettere in dubbio l'intera manovra. E non è poco in un momento in cui in Commissione Lavoro si continua a discutere senza sosta riguardo al ddl Damiano. A completamento del quadro dobbiamo infine ricordare come ormai da settimane anche le forze politiche abbiano iniziato a denunciare sovrapposizioni di 'competenze' fra l'INPS e il governo. Su tutti ricordiamo il tweet di Brunetta di Forza Italia, che la settimana scorsa si è domandato pubblicamente chi fosse il 'vero' ministro del lavoro del governo Renzi.



Le ultime news su riforma pensioni 2015 e previdenza aggiornate ad oggi 21 aprile non possono comunque esimersi dall'assumere uno sguardo più ampio. Il lavoro dell'INPS, come ricordato dallo stesso Poletti, è di grande importanza: l'ente ha un patrimonio di informazioni inestimabile ricordato anche dallo stesso Boeri - 'Rivendico il diritto di fare proposte, che non è certamente un modo di violare le regole della democrazia come qualcuno ha sostenuto. Un ente come l'INPS ha conoscenze e competenze che può mettere a servizio del paese' ha chiosato al riguardo il noto economista così come riportato da Il Fatto Quotidiano -, e come sostenuto da Poletti sta già effettuando le prime simulazioni per capire verso che direzione si possa procedere. Da qui a pensare che l'ente previdenziale possa invadere aree di competenza del governo ce ne passa. L'auspicio è che torni presto un'armonia di base che consenta di riavviare l'iter che conduce al processo di ricostituzione del comparto previdenziale, in caso contrario potrebbe saltare tutto.