Prevista per la data del 5 maggio lo sciopero generale della scuola contro il ddl promosso dal Governo Renzi e che coivonge docenti, personale educativo e ata. Nella giornata di martedì il personale della Scuola che intende aderire allo sciopero potrà non presentarsi a scuola senza dover dare comunicazione preventiva al dirigente scolastico, non avrà retribuzione, ma non l'interruzione del contratto. La giornata lavorativa ha infatti valore all'interno del rapporto di lavoro stipulato con l'istituzione scolastica. Ecco nei dettagli l'importo decurtato dallo stipendio per l'adesione allo sciopero del 5 maggio e altre informazioni utili in merito alle giornate di sciopero, la valenza del contratto o la sua interruzione o meno, che in modo particolare interessa i soggetti che hanno un contratto a tempo determinato, con forte valenza sul punteggio da maturare.



Sciopero 5 maggio, è interruzione del contratto?

Con l'adesione allo sciopero del 5 maggio contro il ddl scuola, il personale docente, educativo e ata è da considerarsi in servizio a tutti gli effetti, in quanto il lavoratore non svolge la propria attività lavorativa, ma non viene meno il rapporto di lavoro, permettendo di non interrompere il contratto sottoscritto con la scuola in cui si è in servizio. La giornata di sciopero vale dunque come giornata 'in servizio' anche se senza retribuzione, in considerazione della successiva attribuzione del punteggio spettante per supplenza annuale per esempio, (o 1 punto per ogni frazione di almeno 16 giorni). Si deve inoltre ricordare che il personale docente e ata in sciopero non può essere sostituito e non è possibile svolgere un numero di ore superiore rispetto a quelle previste nella giornata di sciopero nel caso in cui si decida di non aderire e ci si presenti a lavoro. Se un docente sostituisce il collega coprendo il suo orario di servizio (al di fuori delle ore o delle attività per cui ha titolo) viene meno anche l'obiettivo dello sciopero, ovvero creare disagi e far sentire il proprio disaccordo verso, in questo caso, il ddl scuola. Il personale docente e ata deve effetturare il numero di ore previsto nell'orario di quel giorno, di seguito è libero da qualsiasi altro obbligo di servizio nell'istituzione in cui presta la propria attività lavorativa, anche se non vi è altro personale di copertura del normale svolgimento delle attività didattiche.

Sciopero 5 maggio, quanto costa ai docenti e ata?

Ma quanto costerà esattamente ain termini economici ai docenti e al restante personale della scuola? In linea generale, una giornata di sciopero prevede una decurtazione dallo stipendio media di circa 60 euro, ma differente in relazione all'ordine e grado della scuola: i docenti della scuola primaria e dell'infanzia avranno una decurtazione di circa 64 euro; docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado rispettivamente 70 e 68 euro, comprendendo gli insegnanti di sostegno e i docenti tecnoco-pratici (ITP). La giornata di sciopero del 5 maggio costerà invece al personale ata circa 54 euro. Gli importi decurati dallo stipendio come sopra esposto sono indicativi e costituiscono una media delle somme previste per le giornate di sciopero. Si ricorda a tal proposito che, nonostante il personale della scuola non sia obbligato a dare avviso della propria adesione, il DS può richiedere tramite comunicazione di servizio la propria volontà di partecipazione, ai sensi della normativa vigente in materia di proclamazione dello sciopero.