Corre voce con sempre più insistenza che il premier Matteo Renzi, nonché segretario del Partito Democratico nonché "padrino della buona Scuola" stia pensando ad emanare un decreto mirato alle assunzioni, in considerazione che i tempi stringono ed il dibattito parlamentare si presenta complesso e tortuoso per gli oltre 2000 emendamenti presentati da tutte le forze politiche. La notizia è apparsa oggi su Repubblica ed ha subito suscitato entusiasmo da parte dei diretti interessati: i docenti precari che da anni chiedono ed aspettano la stabilizzazione.

Il ragionamento che porterebbe al decreto

Ammesso che per metà giugno si possa varare la riforma sulla buona scuola, potrebbe essere troppo tardi per avviare le assunzioni e mettere in cattedra i 100.701 docenti garantiti. Indiscrezioni rivelano che lo stesso Davide Faraone, abbia fatto presente al premier il problema e la necessità di fare in fretta, per permettere agli uffici ministeriali ed ai singoli istituti scolastici di avviare le procedure di assunzione e le pratiche amministrative necessarie. Repubblica azzarda anche un possibile periodo per l'emanazione del decreto, indicando come tempistica dopo lo sciopero del 5 maggio. Ad onor del vero anche i parlamentari del Movimento 5 stelle insistono sulla necessità che il governo emani presto un decreto sul reclutamento.

Questa la notizia che ha fatto subito il giro del web mettendo sul chi va là gli interessati.

La smentita però non si fa attendere

Ma come succede sempre in questi casi, alla notizia diffusa da Repubblica, è arrivata subito la smentita da parte dei "quartieri alti" del P.D. e nella fattispecie dall'On. Malpezzi Simona Flavia.

La deputata afferma che la notizia è destituita da ogni fondamento che "non ci sarà alcun stralcio". Non è possibile farlo perché le assunzioni previste fanno parte integrante di un unico disegno di legge.

Quasi a dire: cari precari pazientate e mettete l'animo in pace ed attendete che il disegno segua il suo iter e venga approvato, se non faremo in tempo la colpa non è del Governo ma di chi ha voluto allungare i tempi con obiezioni ed emendamenti.

Ma sarà vera la smentita? Alle porte vi sono anche le elezioni di fine maggio. Un boccone troppo ghiotto da non potersi far sfuggire. Noi seguiremo lo sviluppo come sempre e vi terremo aggiornati. Voi seguiteci, intanto cliccate "segui" in alto sopra al titolo.