E' ancora in corso il dibattito politico sulla flessibilità per l'uscita dal mondo del lavoro. Tra le categorie "dimenticate" dal governo Renzi ci sono i lavoratori precoci e chi fa lavori usuranti. Per loro la pensione anticipata nel 2015 sembra un miraggio, e le proposte di quota 100 o quota 97 del ddl 2945 hanno un limite minimo di età di 62 anni che non è adatto per offrire una soluzione a questa tipologia di lavoratori. L'unica soluzione percorribile sembra quindi quella della quota 41 e la proposta per i lavoratori usuranti dell'ON Gnecchi.

Pensione per lavoratori precoci e usuranti: ultime novità per Pensione Anticipata 2015

Per i lavoratori precoci che hanno iniziato a versare contributi in giovane età, la quota 100 o le altre quote che prevedono almeno 62 anni per uscire dal mondo del lavoro, non sono una soluzione favorevole. A questo punto dopo mesi di dibattito l'unica via percorribile sarebbe la ormai famosa quota 41, ossia la possibilità di accedere alla pensione anticipata una volta ottenuti 41 anni di contributi e senza alcun vincolo di età. Così facendo chi ha iniziato a lavorare preso, potrebbe uscire dal mondo del lavoro ben prima dei 62 anni. Per quanto riguarda invece i lavori e le mansioni usuranti in commissione lavoro è giunta la proposta dell'On Maria Luisa Gnecchi che chiede al governo di valutare l'aspettativa di vita per queste persone che è inferiore a chi fa altri tipi di lavoro anche di 6-7 anni.

Di conseguenza l'età pensionabile non può essere la stessa, come ricorda l'onorevole: "Calcolare le Pensioni su dati medi di aspettativa di vita uguali per tutti rischia di creare sperequazioni di trattamento".

Pensione Anticipata 2015: Damiano ribadisce la necessità di andare in pensione a partire da 62 anni e 35 di contributi

In una nota il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano, ricorda ancora una volta la necessità di un nuovo criterio di flessibilità pensionistica. Dopo le parole di Tito Boeri che vuole proporre un redditto minimo a chi è senza lavoro, arrivano ancora una volta quelle di Damiano incentrate sulla sua proposta di quota 97: " l'area della nuova povertà può essere ridotta se consentiamo, introducendo un criterio di flessibilità' nel sistema pensionistico, l'uscita dal lavoro a partire dai 62 anni con 35 di contributi ed una lieve penalizzazione dell'assegno pensionistico".

Frasi già dette e già sentite da tutti noi, ora tocca al Governo ascoltarle e procedere a modificare la Legge Fornero e garantire una pensione anticipata per tutti. Per esser aggiornati con le ultimissime novità su questo tema, cliccate segui in alto!