La circolare dell'Inps n. 2946 del 2015 ritorna sulla questione della stabilizzazione Irpef più nota con il nome di "bonus di 80 euro". Il chiarimento risulta essere piuttosto gradito soprattutto per coloro che si trovano in uno stato di disoccupazione: la Naspi 2015 e il Dis-coll saranno da considerarsi all'interno delle forme di reddito che permettono l'accesso al beneficio. I nuovi sussidi, introdotti dal Decreto Legislativo n. 22 del 2015 (uno dei decreti attuativi del Jobs Act) e attivi a partire dal 1 maggio, rientrano all'interno delle forme di sostegno al reddito previste dagli articoli n.

6 e n. 49 del Tuir. Insomma, dopo le grandi polemiche che hanno avvolto la grande rivoluzione della concezione stessa della disoccupazione, ecco quella che può essere definita una buona notizia.

Bonus 80 euro anche per la disoccupazione Inps Naspi 2015 e Dis-coll, news 07-05

Si tratta di una notizia molto importante per coloro che, loro malgrado, si troveranno a dover fare richiesta per la disoccupazione Inps Naspi 2015 e Dis-coll. In un primo momento, sembrava che potessero essere escluse dalla disciplina del "bonus di 80 euro" tutte le forme di sostegno a reddito che non fossero immediatamente equiparabili a redditi da lavoro e, invece, probabilmente come risposta alle tante polemiche che hanno avvolto la nascita del Dis-Coll e della Naspi 2015, il governo Renzi in accordo con l'Inps ha pensato di inserire anche i nuovi sussidi tra le forme che "rileveranno" ai fini dell'ottenimento del beneficio degli 80 euro.

Restano, comunque, esclusi dalla possibilità di percepire il bonus i cosiddetti incapienti, coloro che presentano un'imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni Irpef: il bonus degli 80 euro infatti risulta essere uno "sconto" sull'Irpef.

Naspi 2015 e Dis-coll: la disoccupazione Inps che penalizza gli stagionali, news 07-05

Anche se arriverà il bonus di 80 euro, resta il fatto che le polemiche intorno alla disoccupazione Inps Naspi 2015 e Dis-coll sono ancora molte e soprattutto accese. La questione riguarda la durata e il calcolo dell'assicurazione Naspi: il sussidio avrà infatti la durata della metà del tempo effettivamente lavorato nel quadriennio precedente, in questo senso potrebbe anche durare due anni, dunque di più rispetto all'Aspi che si fermava a 18 mesi, ma soltanto per i lavoratori vicini alla pensione.

Il problema riguarda i lavoratori stagionali: solitamente si lavora 6 mesi in un anno e dunque la Naspi non durerebbe più di 3 mesi, lasciando di fatto il soggetto senza alcuna forma di reddito per i restanti 3 mesi dell'anno. La contraddizione sta nel fatto che, mentre il mercato del lavoro va sempre di più verso la flessibilità, i nuovi sussidi premiano invece coloro che possono vantare un rapporto di lavoro continuato. Secondo i sindacati, si tratta di una mossa del governo Renzi per risparmiare sulla disoccupazione, anche se il ministro Poletti ha fatto sapere qualche settimana fa che il governo si sarebbe impegnato per la risoluzione di questa penalizzazione.

È tutto con le ultime news al 07-05 sui nuovi sussidi di disoccupazione Inps Dis-coll e Naspi 2015. Per continuare a ricevere aggiornamenti sulle questioni di politica economica, il nostro suggerimento è di cliccare sul pulsante "Segui" posto in alto sopra il titolo dell'articolo.