Enrico Zanetti, sottosegretario all'Economia e leader di Scelta Civica, durante un'intervista al Sole 24 Ore, mette in evidenza che 'i baby pensionati, alla luce della sentenza emessa dalla Corte Costituzionale il 30 aprile, sono quelle persone che non potranno sottrarsi ai sacrifici chiesti agli altri pensionati. Non è giusto penalizzare solamente quel pensionato che prende un assegno di 3mila euro dopo 40 anni di contributi versati rispetto a quello che prende meno ma ha lavorato solamente 18 anni'.
Zanetti: 'Bisogna individuare un tetto massimo oltre il quale i rimborsi potrebbero essere cancellati'
Relativamente a quanto deciso dalla Consulta, Zanetti ribadisce che 'il ricorso alla proporzionalità può essere effettuato attraverso l'individuazione di un tetto massimo. Oltre questa soglia, i rimborsi potrebbero essere cancellati. Noi del partito Scelta Civica abbiamo stabilito questo tetto in 5mila euro'. Lo stesso Zanetti specifica che 'la sostenibilità del nostro sistema previdenziale è stata assicurata dai sacrifici che hanno interessato moltissime categorie di persone: ad esempio, i futuri pensionati che hanno rinunciato al più vantaggioso metodo retributivo oppure quei lavoratori che, all'improvviso, non sono potuti andare in pensione perché è stata innalzata l'età pensionabile.
Tutto questo cercando di salvaguardare quelle persone che si trovano in una situazione di reale disagio'.
Secondo Zanetti, la sentenza della Consulta si deve applicare subito lasciando però al governo la possibilità di adottare nuovi interventi
Relativamente al decreto che il governo si appresta a varare, il leader di Scelta Civica fa il punto della situazione: 'La sentenza della Corte Costituzionale si deve applicare senza perdere tempo lasciando però al governo la possibilità di adottare nuovi interventi. La cosa più giusta sarebbe quella di dare all'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), il tempo di fare tutti i conteggi necessari allo scopo di intervenire senza commettere errori'.