Continua lo scontro tra sindacati e governo Renzi su quali saranno le modalità di rimborso per i pensionati, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il blocco delle indicizzazioni sulle pensioni tre volte superiori al minimo Inps, riferite agli anni 2012 e 2013. Le sigle sindacali si schierano, ovviamente, a favore dei pensionati che hanno visto le loro pensioni bloccate dalla legge Fornero, approvata nel 2011.

La Corte Costituzionale, in un primo momento, aveva evidenziato l'immediata applicazione della sentenza

In un primo momento, nei giorni immediatamente successivi alla sentenza, Enrico Zanetti, segretario del partito Scelta Civica, aveva dichiarato che non tutti i pensionati avrebbero potuto avanzare un ricorso per ottenere il rimborso dovuto. Successivamente a questa dichiarazione, è sopraggiunta la replica da parte di alcuni ambienti vicini alla Corte Costituzionale, che evidenziava l'immediata applicazione di quanto sancito dalla Consulta, obbligando il governo Renzi a rimborsare tutti i pensionati coinvolti, prospettando una spesa prevista di 16 miliardi di euro (secondo quanto comunicato dalla Cgia di Mestre).

La Corte Costituzionale ha specificato che spetta alla politica decidere i provvedimenti necessari

Nella giornata di ieri, da registrare il dietrofront della Corte Costituzionale, che ha confermato quanto sancito dalla sentenza specificando che spetta alla politica decidere come intervenire sulla norma in questione: 'la sentenza produce la cessazione della norma dal giorno dopo la pubblicazione della decisione.

Da quel momento in poi, gli organi politici possono applicare i provvedimenti necessari, nelle forme costituzionali'.

L'importo da versare per ogni pensionato è di oltre 2.500 euro

È stato calcolato che, per gli assegni pensionistici da rimborsare, l'importo da versare per ogni pensionato sarebbe di oltre 2.500 euro, con un esborso per le casse dello Stato davvero ingente. Per questo motivo, il governo Renzi sta pensando di inserire un tetto massimo entro il quale potrà avvenire il rimborso. A questo punto, la legge Fornero sembrerebbe più che mai in bilico.