E' ormai il pensiero fisso di molti: la Legge Fornero deve essere cambiata. Molte sono le ipotesi che si articolano in questo periodo su come cambiare il sistema previdenziale italiano. L'obiettivo principale è quello di rendere flessibile la legge pensionistica. A questo punto, quali sono le prospettive per i lavoratori italiani? Successivamente all'approvazione della legge Fornero nel 2011 l'età pensionabile è slittata sempre di più. Vediamo, di seguito, quali sono gli ultimi aggiornamenti al 23 maggio 2015.

Cesare Damiano propone la possibilità di andare in pensione al raggiungimento del 62esimo anno di età con 35 anni di contributi applicando, però, una penalità

Una delle ipotesi sul tavolo del premier Renzi è quella relativa alla possibilità di lasciare il lavoro al raggiungimento del 62esimo anno di età con 35 anni di contribuzione. Questa idea è stata avanzata da Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera. Piccolo particolare: chi lascerà il lavoro prima dei 66 anni sarà soggetto ad una penalizzazione fino all'8 percento (esempio: età 63 anni e 35 anni di contributi con una penalità del 6 percento; con un'età di 65 anni si applica una penalizzazione del 2 percento, ecc.).

Si ipotizza anche la cosiddetta Quota 100, somma tra età anagrafica e anni di contribuzione

Un'altra idea per andare in pensione anticipata è il raggiungimento della famosa Quota 100, cioè la somma tra età anagrafica e anni di contribuzione. In questo caso non sarà applicata alcuna penalizzazione. Poi, si ipotizza la modifica della Legge Fornero che consentirebbe lasciare il lavoro al raggiungimento dei 41 anni di contributi, anche in questo caso senza penalità.

Infine, si potrebbe applicare le regole dell'opzione donna a tutti i lavoratori

Ultima ipotesi per il pensionamento anticipato da applicare a tutti i lavoratori, tramite le regole già previste con l'opzione donna, è quella di andare in pensione all'età di 57 anni e 3 mesi ed una minima contribuzione di 35 anni. La parte negativa è quella che il trattamento pensionistico dovrà essere conteggiato con il meno conveniente metodo contributivo.