Sul numero odierno del quotidiano 'IlSole24ore', l'Onorevole Valentina Aprea ha voluto esprimere il proprio giudizio sulla riforma della Buona Scuola attraverso un'analisi dei contenuti del progetto della sinistra. L'esponente parlamentare di Forza Italia ha posto l'accento sul fatto che, inizialmente, il disegno di legge del governo è stato, da lei, giudicato in maniera positiva visto che comprendeva quegli ideali di cultura liberale indispensabili per costruire anche nel nostro Paese un sistema scolastico più efficiente e moderno. 

Secondo l'Onorevole Aprea, però, il passaggio alla Camera del DDL Buona Scuola avrebbe snaturato questi importanti elementi, tradendo le buone impressioni iniziali e indebolendo la struttura della riforma. 

Valentina Aprea: 'Peccato per il cambiamento sul dirigente scolastico'

Per esempio, la parlamentare di Forza Italia ha sottolineato come si sia provveduto alla ridefinizione del ruolo del dirigente scolastico, non appena sono arrivate le prime proteste da parte dei docenti: in questo modo si è tornati all'antico, alla dimensione partecipativa del collegio dei docenti. Anche per quanto riguarda la scelta degli insegnanti negli albi territoriali, non è piaciuto il passo indietro, anche perchè la costituzione di albi di docenti abilitati da assumere tramite concorso nelle varie reti di scuole, andava a ripescare la proposta fatta nel 2008 dalla stessa Valentina Aprea.

Male su merito, scatti di anzianità e scuole paritarie

All'esponente di Forza Italia non è piaciuta nemmeno la retromarcia ingranata sulla questione legata al merito: anche qui il peso della ribellione sindacale ha mandato all'aria la struttura iniziale basata sulla trasformazione degli scatti di anzianità in riconoscimenti economici 'meritati' dal docente, sotto l'aspetto strettamente legato alla sua professionalità. 
Nemmeno per quanto riguarda le scuole paritarie, l'Onorevole Valentina Aprea può ritenersi soddisfatta visto che siamo ancora ben lontani da quel riconoscimento dovuto alle scuole private per il loro importante ruolo nel sistema educativo italiano. Infatti, lo sgravio fiscale da portare in detrazione alle spese sostenute viene giudicato insignificante, visto che, in concreto, non aiuterà molto le famiglie sul piano economico.

Assunzioni: 'Così il governo non riuscirà ad eliminare il precariato'

Infine, c'è il capitolo riguardante le assunzioni e anche qui l'Onorevole di Forza Italia ritiene che il governo, così, non riuscirà nel suo ambizioso piano di eliminare il precariato perché, secondo l'Onorevole Aprea, il fabbisogno dei docenti non è andato di pari passo con il processo relativo all'abilitazione: questa sarebbe la causa principale del precariato in Italia. La soluzione sarebbe quella di affidarsi ad una programmazione pluriennale di assunzioni e, nel contempo, collegare il reale fabbisogno di insegnanti ai percorsi di abilitazione, così da farli diventare a numero chiuso.