La Buona Scuola: precari assunti da settembre, novità su detrazioni e bonus alle scuole private - É stato approvato dalla Camera con i voti a favore dai gruppi di maggioranza (e i voti contrari dai partiti di opposizione M5S, Fi, Lega e Fdi) il ddl del governo Renzi per la riforma della scuola, il tanto chiacchierato La Buona Scuola; evidenziamo alcuni dei punti più importanti cominciando con l'articolo 10, che prevede l'assunzione con contratto a tempo indeterminato di precari già a partire dal prossimo settembre. Il numero delle assunzioni previste sulla base delle indicazioni che arriveranno dai Dirigenti scolastici, deve essere deciso entro 15 giorni dall'entrata in vigore della legge.
Per i docenti di scuole primarie e dell'infanzia sarà mantenuto il metodo dello scorrimento ad esaurimento della graduatoria.
Prima un anno di prova poi l'assunzione dei precari
Oltre all'articolo 10 è stato approvato anche l'articolo 11 della riforma della scuola, secondo cui i circa 100.000 precari verranno assunti dopo un anno, tempo previsto per il periodo di prova, che prevede 180 giorni di servizio dei quali 120 per le attività scolastiche, al termine dei quali verranno valutati dal Dirigente scolastico e dal comitato per la valutazione dei docenti.
La contrarietà del PD allo School bonus (sovvenzioni alle scuole private)
I deputati del Pd Fassina e D'Attorre hanno espresso il loro voto di dissenso per i contributi pubblici a favore delle scuola paritarie, votando però a favore della proposta arrivata da Sel che prevede l'abolizione dell'articolo 18 che istituisce lo School Bonus.
La proposta di modifica dell'articolo 18 avanzata da Sel è stata bocciata dall'Assemblea con 290 voti contrari 2 astenuti e solo 87 a favore.
Detrazione delle spese di frequenza scolastica, il sì dell'Assemblea; niente 5 x mille però
Nel corso delle votazioni è stato approvato anche l'articolo 19 del ddl La Buona Scuola, che prevede a partire delle scuole paritarie dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, delle scuole secondarie anche statali di secondo grado, una detrazione Irpef per un totale annuo di 400 euro per studente, per le spese sostenute per la frequenza scolastica
Invece l'articolo 17 sul 5x1000 dell'Irpef da destinare alle istituzioni scolastiche in sede di dichiarazione dei redditi dopo varie indecisioni è stato stralciato, cioè eliminato dal DDL La Buona Scuola: se ne riparlerà più avanti come ha detto il ministro Stefania Giannini.
Oltre agli articoli visti in precedenza nel corso della discussione in Aula sono stati approvati altri articoli riguardanti la riforma della scuola: l'articolo 13 che entrerà in vigore dal 2016 che prevede l'istituzione nello stato di previsione del Miur, che prevede uno stanziamento di 200 milioni annui destinati alla valorizzazione del merito dei docenti di ruolo; l'articolo 14 che prevede un limite di durata dei contratti a tempo determinato, l'articolo 15 che prevede una posizione di fuori ruolo o utilizzazione del personale scolastico in presso altre amministrazioni pubbliche, ed infine l'articolo 16 che preveda la formazione di un portale unico per i dati della scuola.