La riforma delle Pensioni secondo Salvini - Uno degli argomenti più discussi del momento è la riforma delle pensioni: il leader della Lega Nord Salvini, ai microfoni della trasmissione "In Mezzora", si è schierato pubblicamente verso la proposta presentata da Cesare Damiano sulle pensioni flessibili che prevede una riduzione dell'età pensionabile a 62 anni in caso si siano maturati almeno 35 anni di contributi; oltre all'età, questa modifica alla Legge Fornero, di pari passo andrebbe a diminuire l'importo delle mensilità percepite, anche se è ancora da discutere a quanto dovrebbe ammontare il taglio che nel progetto originale era intorno all'8% circa.
Sempre durante l'intervista rilasciata a Lucia Annunziata, Salvini ha dichiarato che proprio a causa della riforma sulle pensioni Il Pd perderà una buona parte dei consensi della base.
Recentemente la Corte Costituzionale, attraverso una sentenza sulla incostituzionalità del blocco alla perequazione (adeguamento automatico della pensione al costo della vita) ha invitato il Governo Renzi ad intervenire con provvedimenti per modificare la tanto discussa Legge Fornero, ma l'esecutivo dell'ex sindaco di Firenze, secondo il leader del Carroccio, ha però varato un decreto senza applicare realmente quello che gli è stato chiesto dalla Consulta, inscenando un vero e proprio bluff; inoltre Salvini ha annunciato di aver inviato nei giorni scorsi il ricorso contro la Legge Fornero abbinato alle firme dei migliaia di esodati che non hanno trovato ancora risposte al loro problema.
Sempre riguardo alla battaglia sul tema degli esodati lo scorso mese è stato depositato alla camera, dalla Lega Nord, il disegno di legge 3002 sulla Settima Salvaguardia, come ulteriore tutela per i lavoratori che nel 2011 hanno perso il lavoro; i profili che rientrano nel progetto sono:
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tutti coloro che hanno maturato 15 anni di contributi entro il 31 dicembre 1992
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coloro che sono stati autorizzati al versamento dei contributi volontari entro il 20 luglio 2007
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i lavoratori iscritti alla cassa edile
È stata proposta, sempre dalla Lega Nord insieme al disegno di legge sulla settima salvaguardia per i lavoratori esodati, la proroga dell'opzione Donna con alcune modiche, che permette il pensionamento anticipato accettando però il passaggio di calcolo dal metodocontributivo a quello retributivo, e una proposta di pensione a quota 96 per i dipendenti pubblici.