Ieri mattina, è stata depositata in commissione Lavoro alla Camera, la proposta di legge della Lega Nord in materia di estensione dei benefici previdenziali nei confronti dei lavoratori esodati (la cosiddetta 'settima salvaguardia'). I punti cardine del disegno di legge numero 3002, specificati dal sito on line pensionioggi.it, sono i seguenti: utilizzo delle risorse stanziate e ancora da utilizzare del Fondo Esodati senza vincoli temporali, estensione della salvaguardia ai lavoratori quindicenni, possibilità di andare in pensione a 64 anni anche per il pubblico impiego avendo raggiunto quota 96 entro il 31 dicembre 2012, ecc.

La predetta proposta si affianca a quella presentata dal Partito Democratico la scorsa settimana.

Il disegno di legge prevede che gli oneri siano coperti con il Fondo Esodati

Il disegno di Legge della Lega prevede che tutti gli oneri per la risoluzione di questo grave problema sociale saranno coperti con il cosiddetto Fondo Esodati introdotto nel 2012 con la legge numero 228, a seguito di quanto voluto dalla riforma previdenziale approvata l'anno precedente. Si prevede, così, di tutelare tutti i lavoratori aventi diritto mese dopo mese in funzione del raggiungimento dei requisiti per la pensione previsti con la legge antecedente la riforma Fornero, così come evidenziato dal sito internet pensionioggi.it.

Il ministero dell'Economia potrebbe intervenire per reperire altre risorse economiche

Nel caso in cui le risorse già stanziate non siano sufficienti per la salvaguardia degli esodati, il ddl prevede che il ministero dell'Economia possa intervenire allo scopo di reperire altre risorse economiche. L'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps), dovrà effettuare il monitoraggio delle domande presentate con cadenza mensile.

Questo per far conoscere l'effettivo utilizzo dei fondi accantonati.

Vedremo nei prossimi giorni come il governo Renzi ha intenzione di intervenire per risolvere la questione relativa ai lavoratori esodati, quella categoria di persone creata dalla riforma Fornero approvata dal governo Monti nel 2011.