Giunge l'atteso decreto sul rimborso delle pensioni, il Cdm ha approvato da poco le modalità con cui i pensionati riavranno i loro rimborsi dopo la decisione della Consulta.  L'amara sorpresa è che si tratterà di una tantum e per pochi pensionati, solo 3.7 milioni di persone potranno beneficiarne e con cifre destinate certamente a far discutere.

Sono già in molti ad ipotizzare l'arrivo di una pioggia di ricorsi: per Silvio Berlusconi il decreto è totalmente inammissibile, così come per il Codacons che ritiene il ddl varato anticostituzionale e da annullare.

Il Governo Renzi ha deliberato che il rimborso, denominato 'bonus Poletti', giungerà a coloro che hanno un pensione inferiore a 3.200 euro mensili e che l'ammontare sarà calcolato in modo proporzionale. Solo per fare alcuni esempi: coloro che percepiscono una pensione pari a 1.700 euro lordi mensili si vedranno restituire in un'unica volta 750 euro, nulla di più, coloro che percepiscono 2.700 euro avranno un mini rimborso pari a 278 euro.

Le cifre sembrano irrisorie se confrontate con quelle fornite pochi giorni fa da alcuni simulatori come quello apparso su PensioniOggi, il sito permetteva al pensionato di capire quanto avrebbe percepito di arretrati previo inserimento del valore dell'assegno prima del blocco dell'indicizzazione, e i rimborsi erano nettamente superiori.

La stessa Cgia di Mestre, basita dai risultati emersi dopo il Cdm, ha detto che se il Governo Renzi procedesse con queste modalità di restituzione degli arretrati, ai pensionati verrebbe reso una cifra pari all'11% rispetto a quanto stabilito dalla decisione della Consulta.

Ultime su rimborso delle pensioni, decreto anticostituzionale: Adusbef e Federconsumatori annunciano battaglia

Se per i sindacati l'annuncio fatto da Renzi è pur sempre meglio di niente, anche se un bonus una tantum non è sufficiente, per Elio Lannutti si tratta di un decreto inaccettabile. Se entro fine mese, precisa il presidente di Adusbef, l'Inps non pagherà inizieranno le azioni legali e i decreti ingiuntivi per l'esercizio dei diritti dei pensionati, le elemosine non sono più accettabili.

Dello stesso parere Renato Brunetta ( Forza Italia) che ritiene l'una tantum un imbroglio inaccettabile per i pensionati, così come Matteo Salvini ( Lega Nord) che ha definito la soluzione del premier Renzi: un'indegna mancetta di agosto. I pensionati non hanno bisogno di carità, ma di una restituzione totale di quanto è stato loro tolto dalla Legge Fornero.

Come finirà? Siamo certi che i pensionati non vedranno per nulla di buon occhio il decreto legge sulle pensioni appena approvato nel corso del Cdm di oggi e che nei prossimi giorni la discussione sarà più infuocata che mai.