Il dibattito sul rimborso delle Pensioni bloccate dal governo Monti fa registrare un nuovo intervento del presidente della Consulta, Alessandro Criscuolo, in merito alle interpretazioni della sentenza che ha bocciato il blocco dell'adeguamento delle pensioni al costo della vita: 'La Corte Costituzionale non ha mai rilasciato dichiarazioni' in merito alla natura auto-applicativa nella sentenza.
Le sentenze della Consulta, ricorda Criscuolo, producono la cessazione della norma dichiarata anticostituzionale il giorno dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, dopo di che, tocca alla politica prendere i provvedimenti del caso.
Il rebus 'rimborso pensioni': conciliare la sentenza della Consulta e i conti dell'Inps.
Come è noto, la sentenza della Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma inserita nel decreto Salva Italia del governo Monti che bloccava l'adeguamento delle pensioni superiori a 1.443 euro lordi per gli anni 2012 e 2013, aprendo un 'buco' nei conti dell'Inps che ha assunto, con il passare dei giorni, proporzioni sempre più pesanti. Secondo gli ultimi calcoli del Ministero delle Finanze, il rimborso a favore dei pensionati potrebbe essere superiore ai 17 miliardi di euro. Una cifra che ha spinto il sottosegretario Emilio Zanetti a dichiarare 'Rimborsare tutti è una follia', consapevole dell'indisponibilità delle risorse necessarie, mentre il ministro Pier Carlo Padoan si affrettava a confermare che il Governo 'rispetterà la sentenza' cercando la soluzione che sia di minore impatto per i conti pubblici.
Le ipotesi in campo per il rimborso delle pensioni bloccate.
Secondo uno studio della Uil, il rimborso che spetterebbe ai pensionati dovrebbe essere di 2.540 euro per le pensioni di 1.500 euro lordi, ma il Governo potrebbe decidere di rimborsare con diverse modalità. Queste quelle che, al momento, sembrano essere oggetto di studio:
- rimborsare solo i pensionati con assegni fino a 5.000 euro, come ha ipotizzato il sottosegretario Zanetti;
- rateizzare gli importi, che sembra l'ipotesi più plausibile;
- rimborsare agendo per scaglioni, in maniera decrescente con la crescita dell'assegno. La soluzione più dispendiosa, ma che salverebbe il principio di rimborsare tutti, anche le pensioni più alte.
Per attuare ognuna di queste soluzioni, c'è comunque bisogno di un intervento di modifica della norma, come ricordato anche dalla nota della Corte Costituzionale.
Nell'attesa di scegliere la soluzione migliore per il rimborso delle pensioni, il Governo potrebbe emanare un decreto per congelare gli effetti della sentenza.
Le associazioni dei consumatori, intanto, affilano le armi in vista dei ricorsi, da parte dei pensionati, per ottenere il rimborso delle somme non percepite per effetto del blocco delle indicizzazioni.
Il Codacons, in particolare, ha presentato una formale diffida all'Inps 'affinché esegua la sentenza della Corte', mentre Adusbef e Federconsumatori sollecitano il Governo a trovare le risorse necessarie.
In tutto questo, bisognerà anche tenere conto di una nota dell'Unione Europea che raccomanda di tenere d'occhio il Patto di Stabilità.