A sganciare la 'bomba' per primi ci avevano pensato sabato scorso i Cobas, annunciando il blocco di due giorni degli scrutini. I sindacati confederali avevano deciso di attendere l'evolversi della situazione, lasciando intendere che il dialogo con le forze del governo avrebbe potuto evitare la nuova eclatante protesta che il mondo della Scuola intende mettere in atto. Ora, però, sembra che la pazienza sia davvero arrivata agli estremi. 
Ad allinearsi con i comitati di base, ci sta pensando il segretario nazionale della Flc Scuola, Domenico Pantaleo che, nel corso della manifestazione organizzata dagli studenti contro la Buona Scuola renziana, ha esplicitamente dichiarato che, in assenza di risposte da parte del governo, il sindacato sarà costretto a variare i propri programmi. 

Pantaleo, Flc-Cgil: 'Nessuna risposta dal governo, si sciopera'

Da piazza Montecitorio, Pantaleo ha affermato che la Flc-Cgil si dichiara pronta ad occupare in maniera simbolica le scuole, nonchè allo sciopero degli scrutini.
La mobilitazione, secondo il rappresentante sindacale, si rende nuovamente necessaria visto che il governo non ha alcuna intenzione di fare passi indietro, nonostante il ministro Giannini abbia parlato di 'elementi positivi'. 'Tutto il mondo della scuola è dalla nostra parte' ha concluso Pantaleo 'perciò continueremo con le iniziative di protesta'.

Rino Di Meglio, Gilda: 'Troppa gente arrabbiata, scioperiamo anche noi'

Anche Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda insegnanti, è dello stesso parere. La riforma è stata definita 'pessima e non si è mai vista così tanta gente arrabbiata'. La direzione nazionale, già da diversi giorni, era orientata verso lo sciopero nei primi due giorni di scrutini e, a questo punto, visto il perdurare della situazione e la mancanza di aperture da parte di Palazzo Chigi, la decisione diventa irremovibile.
Sono stati tre gli incontri con il ministro Giannini: durante il primo, addirittura, il numero uno del Miur disse di non disporre del testo di legge. In ogni caso, ha esplicitamente dichiarato Di Meglio, il testo, anzichè migliorare, è riuscito a peggiorare ancora come ad esempio il fatto di aver inserito, quali rappresentanti nel comitato di valutazione, anche la presenza di genitori e studenti.