Cobas della Scuola passano all'attacco vero e proprio contro la Buona Scuola del governo Renzi, la cui riforma è discussa, in questi giorni, in Parlamento: per domenica 7 giugno è stata indetta una manifestazione nazionale di protesta, ma soprattutto è stato deciso il blocco degli scrutini e di tutte le attività scolastiche per i due giorni successivi al termine delle lezioni. Il portavoce dei Cobas, Piero Bernocchi, ha specificato che il blocco degli scrutini si articolerà nelle varie regioni, a seconda del calendario scolastico e della data di chiusura delle lezioni.

Blocco degli scrutini: ecco alcuni 'perchè della protesta'

I Cobas hanno voluto rammentare ai dirigenti scolastici di tutti gli Istituti che, secondo quanto precisato dall'articolo 192 del Dlgs 297/1994, comma 7, non è possibile anticipare gli scrutini rispetto alla data di conclusione delle lezioni e che non è possibile spostare d'ufficio gli scrutini stessi. 
La nuova protesta è generata da quanto contenuto nella Buona Scuola. Bernocchi ha precisato, in dettaglio, alcune di quelle che sono le varie motivazioni della protesta:
  • 1) perchè dovrebbero essere i cittadini e non lo Stato ad occuparsi del finanziamento della scuola pubblica?
  • 2) come fa un dirigente, chiamato a gestire centinaia di docenti, a conoscere dettagliatamente le capacità didattiche di ognuno di loro?
  • 3) come farà il preside stesso ad 'acquistare' un docente per insegnare nella sua scuola, senza mai averlo visto nè conosciuto, soltanto perchè il suo nome compare negli Albi territoriali?
  • 4) com'è possibile affidare a studenti e genitori il compito di stabilire aumenti salariali del 10 per cento agli insegnanti migliori?

Calendario blocco degli scrutini contro la Buona Scuola: le date, regione per regione

Ecco quale sarà il calendario relativo al blocco degli scrutini indetto dai Cobas. Si comincerà lunedì 8 e martedì 9 giugno in Molise e in Emilia Romagna; martedì 9 e mercoledì 10 giugno, invece, sarà la volta di Lombardia e Lazio. Il giorno 10 e l'11, incroceranno le braccia i docenti di Trentino, Sicilia e Puglia mentre giovedì 11 e venerdì 12 giugno sarà la volta del Veneto, della Campania, dell'Umbria, della Toscana, della Sardegna, delle Marche e della Liguria. Infine, venerdì 12 e sabato 13 giugno, lo sciopero riguarderà il Piemonte e la Valle D'Aosta, insieme al Friuli, la Calabria, la Basilicata e l'Abruzzo. Mercoledì 17 e giovedì 18 chiuderà l'Alto Adige.