''Bisogna mettere mano alle Pensioni": a ribadirlo è il segretario della Fiom e leader della nuova Coalizione Sociale che critica la riforma del mercato lavoro targata Poletti e Renzi e rilancia le proposte del sindacato al governo sulla riforma del sistema previdenziale in attesa del confronto con il ministro del Lavoro con le parti sociali che dovrebbe svolgersi lunedì 15 giugno.
Riforma pensioni 2015, Landini a Renzi: ridurre l'età pensionabile e ripristinare assegni d'anzianità
Allo studio dell'esecutivo le diverse ipotesi per inserire nel sistema previdenziale una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro per accedere in anticipo al pensionamento.
Criticando fortemente la legge Fornero e dicendosi preoccupato per gli effetti disastrosi che continua a produrre al mercato del lavoro oltre che al sistema previdenziale, Maurizio Landini, intervenendo oggi alla festa della Fiom Cgil promossa a Milano nella fabbrica recuperata RiMaflow di Trezzano sul Naviglio, dà la sua ricetta. Secondo il promotore della nuova Coalizione Sociale è necessario "ridurre l'età pensionabile - ha detto - e ripristinare le pensioni di anzianità".
Jobs act, le critiche del segretario della Fiom Cgil: con licenziamenti più facili non si crea lavoro
Una manovra utile anche "per aprire spazi ai giovani'' nel mondo del lavoro, ha sottolineato Landini. Rispetto all'ottimismo profuso dal Governo Renzi con il Jobs act confortato dai nuovi dati dell'Istat che comunque segnalano una crescita delle assunzioni con il nuovo contratto a tutele crescenti, Landini smorza gli entusiasmi.
''Non si tratta di essere pessimisti o ottimisti - ha detto oggi a Milano secondo quanto riferisce l'Ansa - ma di fare i conti con la realtà". Molto critico sulla riforma del lavoro che ha di fatto abolito l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori, il segretario generale del sindacato dei metalmeccanici della Cgil manda a dire al Governo Renzi che "i problemi di questo paese - ha sottolineato - non si risolvono con il Jobs Act e rendendo più facili i licenziamenti''.