Tito Boeri, neopresidente dell'Inps, prosegue lungo la sua strada e, durante un'intervista a 2Next (su Rai2), lancia la sua proposta al governo Renzi di riforma Pensioni: le ultime notizie, però, raccontano di come Cesare Damiano abbia sconfessato il lavoro di Boeri, sottolineando come sia necessario che la riforma del sistema previdenziale passi per i consueti canali del dibattito parlamentare. Ma qual è la proposta nello specifico? Si può riassumere facilmente: in primo luogo un reddito minimo per coloro che, nell'età compresa tra i 55 e i 65 anni, si trovano sotto la soglia di povertà e in secondo luogo il passaggio dal sistema retributivo al sistema contributivo, unico meccanismo che permetterebbe l'applicazione di forme di flessibilità in uscita dal mondo del lavoro.
Proposta Boeri di riforma pensioni: ultime notizie 2 giugno
Il neopresidente dell'Inps, Tito Boeri, ha aperto l'intervista sottolineando come il governo Renzi abbia agito nella migliore maniera possibile sulla questione dei rimborsi: qualora si fosse deciso di restituire interamente i 18 miliardi non si sarebbe potuta portare avanti alcuna proposta di riforma pensioni. Le ultime notizie, allora, riguardano proprio la proposta che l'Inps sta per lanciare e l'elemento su cui punta Boeri è la risoluzione della situazione di coloro che si trovano nella fascia d'età compresa tra i 55 e i 65 anni. Secondo alcuni studi di settore, le persone che si trovano sotto la soglia di povertà in Italia sono aumentate dagli 11 milioni del 2007-2008 ai 15 milioni di oggi, l'aumento è stato del 70% nella fascia d'età che precede la pensione.
Per Boeri si tratta di una vera e propria emergenza sociale che può essere affrontata soltanto con l'istituzione di un reddito minimo garantito. Si tratterebbe di una proposta autofinanziata e che si baserebbe, per la sostenibilità finanziaria, sulla modifica strutturale dei trasferimenti.
Modifiche alla Fornero e riforma pensioni: ultime notizie 2 giugno
La seconda proposta lanciata al governo Renzi per trovare la quadratura economica per la nuova riforma pensioni riguarda il passaggio dal retributivo al contributivo.
Le ultime notizie, infatti, sottolineano come sia questa la battaglia centrale dell'Inps di Boeri: la flessibilità e la sostenibilità del sistema previdenziale passano per questa importante rivoluzione, il problema storico risale agli anni '90 quando i governo non ebbero il coraggio di applicarlo quando si sarebbe potuto e dovuto.
Su questo punto, è intervenuto anche Cesare Damiano, sostenitore di una riforma pensioni fondata sul meccanismo della Quota 97: il passaggio al contributivo è anticostituzionale nel momento in cui intacca dei diritti già acquisiti. È possibile, dunque, che la battaglia nel governo Renzi si giochi proprio su questa questione centrale: secondo Boeri, il sistema, dopo il passaggi, diverrebbe molto più sostenibile e permetterebbe di mettere in campo politiche sociali contro la povertà reali e di efficace impatto sulla società civile.
È tutto con le ultime notizie sulla riforma pensioni del governo Renzi. Per ricevere aggiornamenti sulla materia previdenziale, il nostro consiglio è di cliccare sul pulsante "Segui" in alto poco al di sopra del titolo dell'articolo.