È difficile oramai immaginare che la riforma scuola Renzi per il 2015 possa essere ancora fermata: una volto superato lo scoglio del Senato, è possibile che il testo passi l'ultima prova alla Camera senza subire alcun cambiamento o emendamento. La legge che trasformerà per sempre la Scuola pubblica italiana prevede una delega specifica che dovrà chiarire dal punto di vista normativo e con i necessari decreti attuativi quali saranno i passaggi che, in un futuro per il momento ancora lontano, segneranno il curriculum per poter diventare insegnanti in Italia.
Il percorso prevede vari passaggi e soprattutto una trafila molto lunga. Il problema riguarda soprattutto la cadenza del primo concorso aperto a tutti, che non sarà quello del 2016, riservato a TFA, PAS e SFP, e che dunque probabilmente scivolerà verso il 2019, se non addirittura più tardi. Facendo due calcoli: chi si è laureato nel 2015, dovrà attendere almeno 4 anni prima del prossimo concorso, dopodiché sperare di vincerlo, e infine passare tutta la lunga trafila (almeno altri tre anni con possibilità di "bocciature") prima di poter diventare docente. Ecco, allora, quale sarà la procedura secondo le indicazioni contenute nel maxiemendamento approvato il 25 giugno al Senato.
Come si diventa docenti: news concorso scuola e riforma Renzi
Secondo quanto previsto dalla riforma scuola 2015, gli step per poter diventare insegnanti saranno essenzialmente tre:
- conseguimento di una laurea magistrale che abbia coerenza con la classe di concorso per la quale si intende concorrere e che presenti nel curriculum almeno 24 (in un primo momento erano addirittura 36) crediti formativi in insegnamenti di ambito pedagogico e didattico
- partecipazione al concorso scuola nazionale che, da questo momento in poi, dovrebbe essere bandito ogni tre anni (i sindacati, dato l'andamento degli ultimi 20 anni, hanno forti dubbi in merito)
- una volta vinto il concorso scuola, si verrà assegnati ad un'istituzione scolastica all'interno della quale si dovrà svolgere attività di formazione e apprendistato con un contratto di formazione di circa tre anni (secondo i Cobas si tratta dell'applicazione del Jobs Act al mondo della scuola e alla Pubblica Amministrazione: tale contratto di apprendistato difficilmente potrà superare i 400/500 euro al mese); il triennio di formazione/apprendistato avrà al suo interno due tappe fondamentali: a) il conseguimento durante i primi due anni di un diploma di specializzazione, scandito dalla frequenza di un corso e con il superamento di relativi esami; b) un anno di tirocinio attivo nelle scuole in cui si ricoprirà effettivamente il ruolo da docente e si verrà utilizzati per coprire le supplenze, il contratto però resterà da apprendistato
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