Nell'immaginario collettivo dell'intero mondo della Scuola resteranno le immagini che hanno portato all'approvazione della riforma scuola 2015: i precari all'esterno del Senato, le incitazioni ad usare il manganello (il "famoso" tweet di Fabrizio Rondolino) e il colpo di mano di Renzi. Un tema che diventa sempre più centrale per tutti gli esclusi dal piano assunzioni, TFA, PAS e SFP, riguarda quello del concorso scuola 2015-2016: quali saranno le caratteristiche e quali saranno i punteggi dei titoli da presentare. Sullo sfondo resta il dramma di una generazione, e soprattutto di coloro che sono appena laureati e restano parcheggiati in attesa di conoscere quale sarà il proprio destino: infatti, è un dato sicuro che i semplici laureati, senza abilitazione e senza 180 giorni continuativi di servizio nelle scuole, saranno esclusi dal bando.
Laureati, TFA, PAS e SFP: riforma e concorso scuola 2015-2016
La situazione è grossomodo la seguente. Il bando per il concorso scuola 2015-2016 dovrebbe essere pronto entro e non oltre la data del 1 dicembre 2015; l'espletamento delle prove dovrebbe avvenire tra la primavera e l'estate, in maniera tale da permettere le prime assunzioni già nell'anno scolastico 2016/2017. I posti dovrebbero essere 60mila, ma su queste informazioni il "condizionale" è d'obbligo, dal momento che il maxiemendamento rimanda proprio alla stesura del bando le caratteristiche principali del concorso a cattedre. Perché questo concorso riesce nel difficile compito di scontentare tutti. Ecco nello specifico il motivo.
In primo luogo, restano completamente esclusi tutti i neolaureati che non possono vantare già 180 giorni di servizio nelle scuole. La domanda che ci si pone è quale sarà il futuro per questa generazione di aspiranti docenti, soprattutto provenienti da facoltà di indirizzo umanistico il cui sbocco è spesso soltanto quello dell'insegnamento.
Le proteste sono state molte ma rimaste inascoltate. In secondo luogo, la delusione è per TFA, PAS e SFP che avevano sperato fino all'ultima votazione di poter essere inserite nel piano assunzioni: questo non è avvenuto e quindi dovranno sottoporsi al concorso con la possibilità di non superarlo, pur avendo superato prove e corsi e aver insegnato nelle scuole a lungo.
L'età media di questa categoria sfiora i 40 anni. Infine, all'interno delle procedure per il concorso scuola 2015-2016 non è ancora chiaro quale sarà il punteggio aggiuntivo per TFA da un alto e dall'altro per i PAS. È già scontro: verrà privilegiato il percorso del TFA, comprendente durissime prove in ingresso, o l'anzianità di servizio dei PAS? Tra le due categorie è battaglia e si sta realizzando quello che prevedevano i sindacati: Renzi è riuscito a mettere tutti contro tutti i precari della scuola, secondo il vecchio e sempre efficace principio del "divide et impera".
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