Le 100mila assunzioni di insegnanti precari promessi dalla riforma della Scuola di Renzi saranno possibili a settembre 2015 solo se le opposizioni ritireranno gli oltre 3000 emendamenti presentati, consentendo l'approvazione del Disegno di Legge in tre giorni.

Dopo l'annuncio shock nel salotto di Porta a Porta, Matteo Renzi è ricorso a Facebook per dichiararsi aperto alla discussione sulla riforma della scuola, purchè si giunga al voto in tempi brevi per consentire l'assunzione dei 100mila insegnanti precari già a settembre 2015. Nel caso in cui non ci siano le condizioni, conclude il post di Renzi, tanto vale rimandare tutto all'anno prossimo.

Scuola, la chiusura da Vespa e l'apertura su Facebook: il bastone e la carota.

L'affondo del premier era iniziato con l'intervista concessa a Bruno Vespa nel corso della sua trasmissione Porta a Porta, nella quale Renzi sembrava annunciare il rinvio della riforma al 2016. Oggi, con un post su Facebook, scelto perché, probabilmente, i 140 caratteri di Twitter non sarebbero bastati a spiegare la sua presa di posizione, si legge: 'Discutiamo pure e facciamo modifiche', ha scritto Renzi nel suo messaggio 'ma poi votiamo, altrimenti saltano assunzioni e finanziamenti'. Il premier ha poi spiegato di non aver accettato la richiesta dei sindacati di stralciare le assunzioni dal resto della riforma per il fatto che le assunzioni, secondo l'ex sindaco di Firenze, hanno un senso solo all'interno di un nuovo modello organizzativo della scuola, nel quale l'autonomia e i poteri del preside svolgono una funzione centrale.

Contemporaneamente al post del presidente del Consiglio, è partito il lavoro dei relatori del Disegno di Legge sui gruppi parlamentari del Senato per convincerli a ritirare gran parte dei 3000 emendamenti presentati.

Le reazioni sul rinvio delle assunzioni nella scuola: 'E' un ricatto'.

Le opposizioni sono concordi nel definire 'un ricatto' il rinvio delle assunzioni annunciato da Renzi.

Lo sostengono, fuori dalle aule parlamentari, anche le associazioni degli studenti ed anche il Codacons, l'associazione dei consumatori che parla di diritti dei precari calpestati ed invita i docenti ad aderire all'azione collettiva promossa da Codacons e finalizzata all'ottenimento di un risarcimento per gli anni di precariato.

Un'azione che ha consentito a 2200 insegnanti di ottenere, complessivamente, oltre 3 milioni di euro.

Secondo quanto annunciato dal presidente della Commissione Istruzione, Andrea Marcucci, la riforma della scuola sarà discussa nel corso di un'apposita conferenza nazionale a luglio che possa garantirne la ripresa dell'iter al Senato e, attraverso una rapida approvazione, consentire l'avvio delle procedure di assunzione dei 100mila insegnanti precari.