Il decreto giustizia continua il lavoro iniziato con la legge 190, quella di stabilità 2015 che prevede la riduzione dell' organico dei dipendenti, per province e città metropolitane.
La legge di stabilità 2015:
L'art. 1 della legge di stabilità 2015, ai commi che vanno dal 421 a 428, ha previsto la riduzione immediata del 50% dei dipendenti delle province. Lo stesso articolo, inoltre ha disposto la riduzione del 30% del personale in organico nelle città metropolitane. Sempre la legge di stabilità ha indicato anche come definire il procedimento di assorbimento del personale in esubero nella altre pubbliche amministrazioni come possono essere Regioni, Comuni ed anche Tribunali.
Si tratta in parole povere, del ricollocamento del personale della Pubblica Amministrazione che è in mobilità.
Come funziona il "ripescaggio" dei dipendenti:
Il Dipartimento della funzione pubblica effettua una stima dei posti disponibili presso cui ricollocare i dipendenti. Infatti tutte le pubbliche amministrazioni sono tenute a comunicare il numero di posti vacanti delle sedi dislocate sempre al netto di quelli che andranno assegnati ai vincitori di concorsi pubblici. In base agli stanziamenti di fondi, i dipendenti in esubero possono essere ricollocati in altri enti della pubblica amministrazione che hanno necessità di ampliare l'organico o che presentano posizioni vacanti.
Il decreto Giustizia:
Nel caso specifico dei Tribunali, per la Giustizia sono stati stanziati 46 milioni di euro per le assunzioni previste nel 2016 ed il doppio per quelle del 2017. Ne deriva che già dal prossimo anno, circa 2.000 dipendenti provenienti dalle province e che risultano in esubero saranno trasferiti nei tribunali con il metodo della ricollocazione extra comparto e saranno inquadrati nel ruolo di amministrazione giudiziaria.
Il ricollocamento dovrebbe essere a macchia d'olio, dovrebbe riguardare tutte le regioni, sia quelle che hanno già approvato le leggi relative alle funzioni già attribuite alle province, sia quelle che non lo hanno fatto.