Siamo quasi giunti alla pausa estiva, e molte delle riforme programmate dal governo Renzi dovranno essere fatte nel più breve tempo possibile. Molto importante sarà la modifica della normativa relativa alla Pubblica Amministrazione dato che, in questo modo, si conoscerà quante risorse economiche potranno essere impiegate per riformare la legge previdenziale e se questa potrà eventualmente essere inserita nella prossima Legge Finanziaria.

Boeri ha presentato la settimana scorsa una serie di proposte

Al momento, questa ipotesi sembra essere alquanto difficile in considerazione della esigua disponibilità presente nelle casse dello Stato, ma anche per la grave crisi finanziaria che sta colpendo in questi mesi la Grecia.

L'obiettivo principale è quello di rivedere, quanto prima, il sistema pensionistico, cercando di renderlo più flessibile anche alla luce di quanto proposto dal presidente dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, Tito Boeri, la settimana scorsa.

Il ricalcolo contributivo abbasserebbe notevolmente gli assegni pensionistici

Tra le proposte di Boeri, quella che ha suscitato forti reazioni e critiche giunte dai diversi schieramenti politici e dai sindacati è il cosiddetto ricalcolo contributivo per tutti gli assegni pensionistici. Si tratterebbe di un modo per rivedere completamente gli importi che i pensionati dovrebbero percepire nell'ipotesi dell'approvazione di un'eventuale nuova legge previdenziale.

Non sono ancora stati definiti i dettagli di questa operazione, ma l'applicazione di questa norma abbasserebbe notevolmente i trattamenti previdenziali anche del 20/30 percento rispetto a quelli attuali.

Nel frattempo, sono stati programmati alcuni incontri nei prossimi giorni tra Tito Boeri, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e due esponenti del Governo, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti e il Ministro dell'Economia e delle Finabze Pier Carlo Padoan, proprio per definire le linee guida da seguire per la prossima legge pensionistica.