Continua il dibattito nelle stanze della politica su come riformare il sistema pensionistico italiano. Obiettivo principale: non 'pesare' sulle casse dello Stato. Le notizie che continuano a giungere mettono in evidenza la necessità di reperire risorse economiche al fine di modificare l'attuale legge previdenziale in vigore, la riforma Fornero. Il governo Renzi sta studiando la possibilità di applicare uno dei sistemi flessibili che possano portare ad un abbassamento dell'età pensionabile. Tra le varie proposte giunte da alcuni partiti politici, quella della proroga del sistema Opzione Donna al 31 dicembre 2015 sembra più abbordabile.

Esiste la disponibilità economica per applicare il metodo Opzione Donna

Sono diversi mesi che si parla di questo metodo sperimentale che consente alle donne lavoratrici di anticipare l'accesso alla pensione al raggiungimento dei 57 anni di età (58 anni per le autonome) e 35 anni di versamenti contributivi con il conteggio dell'assegno pensionistico tramite il sistema contributivo. Le ultime notizie che giungono in merito a questa problematica evidenziano l'assoluta disponibilità delle risorse economiche per approvare la proroga al 31 dicembre 2015 nei confronti dei trattamenti pensionistici destinati al sistema Opzione Donna.

Manassero: 'Consumati solamente 700 milioni dei fondi a disposizione per il regime sperimentale'

La senatrice del Partito Democratico Patrizia Manassero, eletta nelle liste della regione Piemonte, evidenzia che, del miliardo e 684 milioni di euro stanziati per questo regime sperimentale, solamente 700 milioni di euro sono stati 'consumati' per coprire le spese per questo sistema.

La rimanente parte, quindi, potrà essere utilizzata per accettare le richieste arrivate sino a questo momento e che rimangono in attesa di essere liquidate. Secondo la senatrice, non esiste alcun ostacolo economico alla possibilità di accedere al sistema Opzione Donna, secondo quanto riportato dal sito internet pensionioggi.it.

Ricordiamo che in Parlamento giacciono alcune proposte di modifica del sistema pensionistico italiano che dovrebbero essere abbandonate, almeno per il momento, dal governo Renzi, perché troppo onerose per le esigue casse dello Stato. Vedremo nei prossimi mesi come l'esecutivo deciderà di attuare la riforma delle Pensioni.