Sono ormai diversi mesi che si discute del metodo sperimentale Opzione Donna con il metodo contributivo. Questo sistema è stato introdotto con la legge n. 243 del 2004, firmata da Roberto Maroni che all'epoca era Ministro del Lavoro. Il regime sperimentale, come confermato dalla c.d. Legge Fornero del 2011, dovrebbe concludersi il 31 dicembre 2015, ma è possibile un'ulteriore proroga.

Ecco i requisiti per accedere all'Opzione Donna

I requisiti stabiliti dall'Opzione Donna sono i seguenti: 1) 57 anni di età per le lavoratrici dipendenti; 2) 58 anni per le donne lavoratrici autonome; 3) 35 anni di versamenti contributivi.

Al requisito anagrafico, dal primo gennaio 2013, sono stati aggiunti 3 mesi a causa dell'adeguamento della speranza di vita. Tutte le donne che hanno aderito o che aderiranno in futuro a questo sistema pensionistico avranno il proprio assegno pensionistico calcolato con il meno conveniente metodo contributivo.

Il valore della pensione dipenderà da diversi fattori

Questa norma porta, naturalmente, ad un abbassamento dell'assegno pensionistico abbastanza rilevante. Ma quale decurtazione si dovrà aspettare una donna lavoratrice aderendo a questo sistema sperimentale? Il calcolo contributivo degli assegni pensionistici comporta un abbassento medio degli stessi del 25 - 30 % rispetto al metodo retributivo.

In realtà, il valore della pensione dipenderà da diversi fattori:

  • Età della donna lavoratrice;
  • Stipendio al momento della pensione;
  • Anni di contributi versati;
  • Anzianità contributiva inferiore a 18 anni al 31/12/1995, a condizione che non sia stato scelto il sistema contributivo; anzianità contributiva pari o superiore a 18 anni al 31.12.1995 e mancato raggiungimento, al 31.12.2007, dei requisiti di età anagrafica e di anzianità contibutiva necessari per ottenere la pensione di anzianità.



Relativamente a quest'ultimo punto, bisogna evidenziare che più è alta l'anzianità contributiva a quella data maggiore sarà la decurtazione dell'assegno pensionistico, secondo quanto riportato dal sito investireoggi.it.

Questo è dovuto al fatto che, fino al 31 dicembre del 1995, la pensione veniva calcolata con il metodo retributivo. Si ricorda che il governo Renzi deve decidere se confermare il termine della sperimentazione al 31 dicembre 2015, dopo che due circolari Inps del 2014 hanno interpretato in maniera restrittiva la norma bloccando le richieste di accesso alla pensione al 31/12/2014.