Il dibattito sulla riforma previdenziale continua incessante con l'intenzione, da parte del premier Renzi, di modificare la normativa pensionistica. Più volte, lo stesso Renzi, ha dichiarato di voler cambiare la legge Fornero, senza però stravolgerla, dato che sia il Ministero dell'Economia che l'Unione Europea non sono favorevoli a cancellare quelle norme in grado di dare la necessaria sostenibilità economica al nostro Paese in questo grave periodo di crisi finanziaria.

Diversi sistemi di uscita anticipata proposti in Parlamento

Nel corso degli ultimi mesi si è parlato insistentemente di prestito pensionistico, proposto da Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, poi sono iniziate le discussioni sull'applicazione dei vari sistemi di uscita anticipata dal lavoro, come ad esempio Quota 100 o Quota 97 con penalizzazioni, proposte dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano. In quest'ultimo periodo è 'tornata alla ribalta' l'ipotesi avanzata dal partito Forza Italia con l'aumento delle Pensioni minime a mille euro, secondo quanto riportato dal sito pensionioggi.it. Qualche giorno fa, invece, il presidente dell'Inps Tito Boeri, ha proposto la concessione di un assegno universale per gli over 55 che vivono in condizioni di disagio economico, anche se ancora non si conoscono i dettagli di questa operazione.

Non ancora risolta la problematica relativa ai Quota 96

Tutte queste proposte, però, non sono state ancora approvate dato che si cerca di trovare le disponibilità economiche oltre che superare l'ostacolo dell'Unione Europea, la quale è stata sempre contraria a qualsiasi modifica all'attuale legge pensionistica in vigore. Un esempio, è la questione relativa ai circa 4mila lavoratori Quota 96 che, a causa di un errore presente nella riforma Fornero, sono costretti a rimanere in servizio nonostante abbiano raggiunto i requisiti pensionistici.

Non ci resta che aspettare e vedere come il governo Renzi deciderà di affrontare la situazione deulla modifica del sistema previdenziale italiano.