La riforma della Scuola firmata Renzi-Giannini potrebbe dar vita, per la prima volta nel corso della storia del sindacalismo scolastico, ad un ricorso congiunto. Già qualche mese fa, poco prima dello sciopero nazionale del 5 maggio, avevamo sottolineato come la 'Buona Scuola' fosse riuscita a compiere un vero e proprio 'miracolo', quello di ricompattare le forze sindacali che, negli ultimi anni, diciamocelo pure, avevano pensato ognuna al proprio 'orticello', senza particolari 'abbracci' con le altre sigle.
Questa volta, però, siamo di fronte ad un evento che potremmo definire 'eccezionale': infatti Flc-Cgil, Cisl e Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda insegnanti sono pronti a presentare ricorso in modo unitario contro la riforma della scuola.
Buona Scuola, ricorso sindacati basato su due punti
Le rappresentanze legali delle diverse sigle sindacali si incontreranno nei prossimi giorni per definire quali saranno le linee di strategia da seguire che comunque si basano essenzialmente su due punti fondamentali:
1) i vizi di legittimità costituzionale della riforma riguardanti i super poteri concessi ai presidi in merito alla chiamata diretta dei docenti, nonchè la partecipazione di genitori e studenti alla valutazione degli insegnanti;
2) i diritti calpestati dei precari che verranno esclusi dalla stabilizzazione, in quanto non inseriti nelle Graduatorie ad Esaurimento.
Sindacati scuola: governo ha ignorato la voce popolare, non è mai accaduto
Massimo Di Menna, segretario della Uil scuola, sottolinea l'atipicità dell'iniziativa, visto che si tratta di un'attività che non si riconduce propriamente all'operato sindacale. Bisogna però considerare un fatto importante e cioè che il governo ha totalmente ignorato i rappresentanti dei lavoratori, cosa che nemmeno nel privato è mai accaduta, persino nel caso di aziende di notevole importanza come la Fiat. Gli imprenditori hanno sempre ascoltato la voce dei lavoratori: il governo, invece, si è concesso il 'lusso' di non farlo, ignorando l'astensione dal lavoro di 618mila dipendenti, lo scorso 5 maggio.Rino Di Meglio, coordinatore della Gilda, sottolinea come la maggioranza abbia consumato uno strappo insanabile con gli insegnanti e per questo motivo, il mondo sindacale ha deciso di rispondere in maniera unita e compatta.
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