Da qualche giorno, i docenti iscritti alle GaE e presenti nelle graduatorie di Merito del concorso 2012, sono chiamati alla presentazione della domanda di assunzione. Abbiamo assistito, nei giorni scorsi, alle manifestazioni di protesta dei precari (specie quelli residenti al Sud) che ritengono ingiusti i criteri che verranno adottati dal Miur in sede di assegnazione dei posti. Come stanno 'reagendo' gli insegnanti di fronte all'invito a boicottare le domande e a rinunciare, pertanto, alla possibile assunzione?

In molti stanno pensando seriamente al 'No, grazie' e a rimanere così come sono ora nelle graduatorie ad esaurimento, confidando in un posto migliore anche a costo di aspettare ancora e con la consapevolezza dei rischi e delle incertezze per il futuro.

Domande di assunzione scuola, Flc-Cgil al Miur 'Unificate le fasi B e C'

La Flc Cgil ha chiesto (invano) al Miur di provvedere all'unificazione delle fasi B e C, senza allargare in primis a tutto il territorio nazionale il criterio di assegnazione delle nuove cattedre. Il sindacato, a questo proposito, ha ribadito quanto sia importante rispettare il principio di continuità didattica ma nello stesso tempo non si possono ignorare le storie 'umane e professionali' degli aspiranti.

La Cgil sottolinea, inoltre, come quella del Miur stia risultando piuttosto una sorta di corsa ad ostacoli che non riuscirà, comunque, a raggiungere gli obiettivi che si era proposta, ovvero quello di garantire la copertura di tutti i posti necessari alla Scuola.

Scuola e piano assunzione: per i precari 'salto nel vuoto'

I docenti sono di fronte ad un vero e proprio 'salto nel vuoto' e la loro consapevolezza di essere stati abbandonati a un destino assolutamente imprevedibile li sta sempre più convincendo a rinunciare alla presentazione della domanda di assunzione.

L'appello che, ancora una volta, la Flc-Cgil intende rivolgere al governo e al Miur è quello di modificare la procedura e di unificare le due fasi, in modo che le immissioni in ruolo vengano effettuate secondo la 'vecchia regola' del 50% e non su scala nazionale.

Il sindacato, inoltre, chiede che venga fatta chiarezza sul futuro delle Graduatorie ad Esaurimento perchè soprattutto in Italia dove dilaga la disoccupazione, il governo è tenuto a dare risposte certe, ineluttabili e leali a tutti quei docenti che, da anni, vivono la loro precarietà con ansia e sofferenza.