Novità per il prossimo concorso nella scuola del 2016. Un ordine del giorno presentato dalla piddina Simona Malpezzi e approvato l'8 luglio scorso dall'Esecutivo, ha fissato un netto cambiamento di tendenza rispetto agli ultimi concorsi, con il congedo ai quiz ed alle domande teoriche.
Dunque, iniziano ad essere definiti i dettagli delle prove del concorso, il canale che diverrà definitivo (ed unico) per l'accesso alla professione di insegnante una volta che la riforma della scuola voluta dal Governo Renzi entrerà integralmente in funzione.
Il bando del concorso, che verrà pubblicato entro il 1° dicembre 2015, infatti, sarà caratterizzato da prove che serviranno davvero a valutare i docenti per la loro capacità di insegnare, come ha sostenuto la Malpezzi: "Abbandoneremo i quiz dove i candidati, per superare la prova, devono rispondere in poco tempo".
Novità del concorso scuola sulla prova scritta: ci sarà ancora la prova preselettiva?
Dopo l'ordine del giorno presentato dalla deputata del Pd, Anna Ascani per la discussione sull'opportunità di evitare la prova preselettiva, meglio conosciuta come il "Quizzone", ai candidati delle classi di concorso che abbiano un numero di partecipanti 4 volte al di sotto del numero di posti disponibili, Simona Malpezzi punta l'indice sulla prova scritta.
Il comma numero 114 dell'articolo 1 della riforma scolastica, infatti, impegna l'Esecutivo a scegliere gli argomenti del concorso tra i contenuti formativi, metodologici ed educativi escludendo, in tal modo, prove incentrate sulle nozioni e sulla disciplina, già oggetto di valutazione nel percorso di laurea e della successiva abilitazione. Proprio per questo, i candidati del prossimo concorso che abbiano conseguito il titolo di abilitazione tramite percorsi di abilitazione con selezione pubblica ed abbiano prestato sevizio nella Scuola per almeno 180 giorni continuativi, avranno un punteggio di partenza superiore.
Rispetto all'ultimo concorso, infine, conteranno meno le conoscenze linguistiche e informatiche, date già per acquisite negli studi universitari e abilitativi.