E' una settimana concitata quella che sta vivendo il mondo politico in merito alla Riforma Pensioni 2015. I Sindacati sono nuovamente sul piede di guerra dopo la proposta formulata dal Presidente dell'INPS Tito Boeri, e giovedì 16 luglio incontreranno nuovamente il ministro Poletti per proseguire il tavolo di lavoro aperto qualche settimana fa. Prima di vedere le dichiarazioni dei segretari di CGIL, CISL e UIL, è bene ricordare anche la situazione delle pensioni per i lavoratori precoci che chiedono con voce quota 41, ma che non sembrano esser ascoltati da Renzi e dal Governo.

Pensioni lavoratori Precoci, ultime novità: Damiano risponde a Renzi su proposta di quota 41

Le parole del fine settimana di Renzi, che abbiamo letto sull'Unità in risposta ad un lettore che poneva una domanda sul tema pensionistico, sembrano chiudere ancora una volta la possibilità ad una quota 41 per i precoci (e una quota 97 in generale). Renzi spiegando che "dobbiamo consentire piu' flessibilita' in uscita, ma con un occhio ai conti pubblici" boccia di fatto proposte non a costo zero, come appunto quelle contenute nel DDL 857 di Damiano per la pensione anticipata e per i lavoratori precoci. Cesare Damiano non si è comunque tirato indietro e in risposta a Renzi ha ribadito all'Ansa rilanciando la sua proposta che "Siamo pronti a confrontarci sui costi di questa operazione di giustizia sociale".

Pensioni oggi 13 luglio 2015: sindacati all'attacco in attesa dell'incontro, le ultime

La prossima data da segnare sul calendario per quanto riguarda le ultime novità sulle pensioni è giovedì prossimo (16/7), quando sindacati e Poletti si riuniranno nuovamente intorno al tavolo di confronto per discutere. Vera Lamonica, segretaria CGIL ha ribadito l' unita tra i tre principali sindacati: "Riprendiamo con gli altri sindacati un confronto importante in una fase difficile: pensioni e sanità sono due urgenze, c'è un programma di lavoro comune anche su questi temi".

La via che i sindacati vogliono percorrere resta quella della pensione anticipata senza penalizzazioni pesanti, bocciando di fatto un sistema contributivo per l'uscita anticipata. A questo proposito si fa sentire con dure parole anche Barbagallo della Uil: "Con la sua relazione, Tito Boeri si è proposto come Ministro della povertà piuttosto che come Presidente della previdenza". Voi cosa ne pensate di queste parole dei sindacati? E della situazione dei lavoratori precoci? Per tutte le ultime novità non dimenticate di cliccare segui in alto sopra l'articolo.