Il Ministro Giannini, a nome del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), aveva chiesto lo sblocco per l’assunzione di oltre 6.000 precari tra tutto il personale ATA della Scuola. Un incontro tenutosi il 6 agosto, nella sede del Ministero tra tutti i sindacati di categoria ed i rappresentanti del MIUR, si è concluso con il blocco all’assunzione in ruolo di questi precari, come riportato in una nota ministeriale diffusa alla fine della riunione.

Chi è il personale ATA?

L’acronimo ATA sta per Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario ed è uno dei ruoli più importanti per il funzionamento delle nostre scuole, dagli asili alle superiori.

Infatti il lavoro dei dipendenti della Pubblica Amministrazione che rientrano tra gli ATA è regolato dal Contratto Collettivo Nazionale della Scuola. Fanno parte del personale ATA: i collaboratori scolastici (i bidelli di una volta), gli assistenti e coordinatori tecnici ed amministrativi, i cuochi, gli infermieri ed anche i direttori tecnico-amministrativi.

Perché si è arrivati al blocco?

La causa è riconducibile all’esodo degli esuberi di personale che arriveranno dalla Province. Inizialmente si pensava che il blocco delle assunzioni per via dell’esodo dalle Province riguardasse solo il personale amministrativo. Invece per via degli esuberi di personale che arriveranno dalle Province, qualsiasi assunzione tra il personale ATA, a qualsiasi livello o area, sarà congelata.

Anzi, sono bloccate anche le supplenze di durata annuale come gli anni scorsi. Si tratterà solo di mettere le pezze temporanee ai posti vacanti. In altri termini, dal peggio al peggio, precari ancora più di prima.

Gli scenari che si aprono

Il MIUR ha inviato una richiesta al Dipartimento della Funzione Pubblica per cercare di salvare almeno l’assunzione dei collaboratori scolastici in vista della, ormai prossima, apertura dell’annata scolastica 2015/2016.

Il Dipartimento della Funzione Pubblica è quell’organismo interno alla Presidenza del Consiglio che deve supervisionare e modernizzare la Pubblica Amministrazione. Proprio il Dipartimento ha sottolineato che lo stand-by per attendere gli esuberi provinciali doveva essere esteso alla globalità del personale ATA come stabilito dalla Legge di Stabilità 2015.

Sarà difficile cambi qualcosa, i poveri dipendenti ATA che credevano di aver finalmente trovato la giusta tranquillità, sono ancora nel limbo dei precari. Le conseguenze le potrebbe pagare la Scuola Italiana, perché non va assolutamente sottovalutata l’importanza del personale ATA per il corretto funzionamento della Scuola stessa. E meno male che la riforma della Scuola è stata battezzata come "la Buona Scuola".