Finalmente trovato un accordo sulla proroga dell'Opzione Donna al 31 dicembre 2015. Venerdì scorso, nell'ambito della riunione tenutasi in Commissione Lavoro alla Camera, alla presenza dei rappresentanti dei ministeri dell'Economia e del Lavoro e dell'Inps, è stato raggiunto un accordo che darà la possibilità alle lavoratrici, che ne facciano richiesta, di aderire al regime sperimentale approvato nel 2004 dall'ex ministro del Lavoro Roberto Maroni.
Un'interpretazione restrittiva della norma aveva bloccato il regime sperimentale al 31 dicembre 2014
L'approvazione di questa proroga riguarda molte donne lavoratrici che, raggiunti i requisiti dei 57 anni di età (58 anni per le autonome) e 35 anni di versamenti contributivi, possono richiedere l'adesione al sistema sperimentale in questione. Questo comporta, però, l'accettazione del calcolo contributivo degli assegni pensionistici, secondo quanto rriportato dal sito internet pensionioggi.it, con una decurtazione di circa il 20/30 per cento rispetto al conteggio con il sistema retributivo. Ricordiamo che, a causa di un'interpretazione restrittiva della norma da parte di due circolari Inps, la proroga era stata bloccata al 31 dicembre 2014.
Baruffi: 'Situazione risolta grazie a molti interventi presso la Camera dei Deputati'
Ora che l'accordo è stato raggiunto, le lavoratrici potranno aderire a questo regime sperimentale avendo come riferimento la fine di quest'anno. 'Abbiamo ottenuto quello che volevamo. Un risultato che è scaturito al termine di una serie di interventi che si sono succeduti presso la Camera dei Deputati, al fine di sollecitare il governo Renzi ad un intervento che potesse risolvere la questione', evidenzia Davide Baruffi, esponente del Partito Democratico.
A questo punto, si dovrà aspettare il 9 settembre, quando la Commissione Lavoro si riunirà per mettere a punto una legge apposita che metta in pratica l'accordo politico. La normativa in questione diventerà legge entro la metà di ottobre, prima dell'approvazione della Legge di Stabilità, che entrerà in vigore il primo gennaio 2016.