Pier Paolo Baretta, sottosegretario all'Economia del governo Renzi, in forza al Partito Democratico, evidenzia la necessità di attuare una modifica del sistema previdenziale tramite un sistema flessibile per l'uscita anticipata dal lavoro. Questo è quanto è stato dichiarato dall'esponente del governo, in un'intervista del quotidiano Secolo XIX.

Baretta: 'Il premier ha intenzione di procedere con la flessibilità del sistema previdenziale'

Baretta sottolinea che 'il presidente del Consiglio ha l'intenzione di procedere verso questa direzione, un'esigenza di tutto il Parlamento e dei sindacati.

Nella proposta di pensionamento anticipato con il un sistema flessibile, ipotizziamo un taglio del 2 percento per ogni anno di anticipo rispetto ai normali requisiti pensionistici, cioè l'età di 66 anni. Questa penalità tende a scomparire con l'aumento degli anni di contributi versati. Ci sono diverse proposte in tal senso, sulle quali stanno lavorando i tecnici dell'Inps'. Lo stesso Baretta, non è d'accordo sul ricalcolo contributivo degli assegni pensionistici, proposta fatta dal presidente Inps, Tito Boeri.

Ecco la proposta di Baretta

Ma il sottosegretario, rilancia su una nuova proposta che dovrebbe prevedere, partendo dall'età di 62 anni, diverse penalità, secondo il seguente schema:

  • 62 anni, 12 percento di penalizzazione;
  • 63 anni, 8 percento di penalità;
  • 64 anni, 5 percento di penalità;
  • 65 anni, 2 percento di penalizzazione;
  • 66 anni, no penalità.

Questa ipotesi è una specie di compromesso tra la proposta di Cesare Damiano, che prevede un taglio massimo dell'8 percento, e quella del contributivo di Boeri, che potrebbe decurtare l'assegno previdenziale anche fino al 25 percento.

Baretta: 'Non si può rinunciare alla riforma Fornero'

Infine, Pier Paolo Baretta, sottolinea che 'è impossibile rinunciare alla riforma Fornero, approvata nel 2011 ed entrata in vigore l'anno successivo, ma è necessario introdurre dei criteri di flessibilità. Lasciando invariati i requisiti fissati a 66 anni, è possibile favorire l'uscita anticipata tramite delle penalizzazioni per consentire un aumento dell'occupazione giovanile e favorire, così, il ricambio generazionale', così come riportato sul sito pensionioggi.it.