Ormai siamo giunti alla pausa estiva e il dibattito sulla riforma del sistema previdenziale italiano è stato sospeso. Riprenderà con vigore a partire dal prossimo mese di settembre. Tra i tanti argomenti che dovranno essere trattati c'è quello relativo ai cosiddetti Quota 96, i lavoratori del comparto scuola (sono circa 4mila) che, nonostante abbiano raggiunto i requisiti per poter lasciare il lavoro e godersi il meritato riposo, sono costretti a rimanere in servizio.

Il prossimo 9 settembre potrebbe essere risolta la questione dei Quota 96

I sindacati hanno protestato molto sulla questione e, il prossimo 9 settembre, in un incontro che avverrà in Commissione Lavoro alla Camera, si riprenderà il dibattito su come applicare la settima salvaguardia degli esodati.

Proprio in quella riunione potrebbe essere risolta una volta per tutte la questione dei Quota 96, cioè quei docenti e personale Ata che hanno raggiunto i 61 anni di età e il versamento contributivo di 35 anni. Per il momento, l'unica cosa certa è che dal primo settembre, questo personale tornerà dietro le cattedre e negli uffici dei vari plessi scolastici, in attesa di una decisione da parte del governo Renzi che possa risolvere definitivamente la problematica. La causa di tutto questo è la rigidità della riforma Fornero, legge previdenziale introdotta dal governo Monti nel 2012.

Possibile soluzione della problematica relativa alla proroga dell'Opzione Donna

Intanto, ci sono anche altre questioni che dovranno essere trattate alla ripresa dei lavori parlamentari.

Le ultime notizie sin qui giunte ci dicono che, con molta probabilità, verrà risolta la questione della proroga del metodo sperimentale Opzione Donna con il sistema contributivo al 31 dicembre 2015. Questa eventuale approvazione della proroga potrebbe aprire uno scenario che allarghi questa idea anche agli uomini da poter introdurre nella prossima Legge Finanziaria.

Ricordiamo che il presidente dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, Tito Boeri, ai primi del mese di luglio, nella presentazione del suo pacchetto di proposte, ha evidenziato la possibilità di introdurre un sistema flessibile che porti ad un ricalcolo contributivo degli assegni pensionistici di tutti i lavoratori.