Tutte le questioni relative alla riforma delle Pensioni sono sul tavolo del presidente del consiglio, Matteo Renzi. Tra queste, certamente, rientra quella relativa alla settima salvaguardia per gli esodati. In questi mesi, il lavoro del governo è stato incessante con molte riforme già firmate (della Scuola e della Pubblica Amministrazione) e altre che dovranno essere affrontate nel prossimo futuro. La riforma del sistema previdenziale italiano è, forse, quella più importante dato che interessa tutta la popolazione.
Resta da affrontare il nodo dei cosiddetti Quota 96
Resta da affrontare l'importante problematica relativa ai cosiddetti Quota 96, i circa 4mila lavoratori del comparto scuola che, nonostante potrebbero andare in pensione per l raggiungimento dei requisiti pensionistici, sono costretti, a partire dal primo settembre, a tornare dietro le cattedre o negli uffici degli istituti scolastici. La questione nasce a causa di un errore presente nella legge approvata nel 2011 dal governo Monti, che ha confuso l'anno scolastico con quello solare. Docenti e personale amministrativo, di conseguenza, dovranno continuare il proprio lavoro, in attesa che il governo Renzi possa trovare una definitiva soluzione per la loro problematica.
Forse sarà concessa la settima salvaguardia per circa 26 mila esodati
In Parlamento, per il momento, sembra tutto fermo a causa della pausa estiva, sopraggiunta in questa torrida estate. Dal 5 agosto e fino all'8 settembre, a parte qualche piccolo dibattito avvenuto in seno ad alcuni uffici della Camera e del Senato, non verranno discussi i temi importanti della politica italiana.
E proprio in quest'ultimi giorni, la Commissione Lavoro alla Camera, ha studiato il modo di concedere la settima salvaguardia a circa 26mila esodati, dopo quanto accaduto con la rigidità della riforma Fornero, secondo quanto riportato dal sito internet specializzato leggioggi.it. Questa potrebbe essere la volta buona per risolvere una volta per tutte questa problematica.