Resta alta l'attenzione sul tema della riforma previdenziale, così come sottolineato nella giornata di oggi da molte testate nazionali. Il Governo e il Ministero dell'Economia e delle Finanze starebbero procedendo alla valutazione dell'istruttoria aperta sul capitolo della flessibilità pensionistica. Seguendo la linea programmatica già indicata in precedenza le conclusioni dovranno arrivare in tempo utile per la discussione della prossima legge di stabilità, all'interno della quale l'esecutivo si è proposto di intervenire per risolvere definitivamente molti dei nodi rimasti ancora irrisolti dal 2011, ovvero dall'entrata in vigore della cosiddetta legge Fornero.
Riforma della previdenza, ecco quali sono gli interventi attesi dai lavoratori sul campo pensionistico
Il tema delle Pensioni anticipate resta uno dei più dibattuti dai lavoratori, anche per le tante aree di disagio che si sono verificate con l'improvviso irrigidimento dei requisiti di pensionamentodeciso dal Governo Monti quattro anni fa. A chiedere un intervento di modifica degli attuali criteri vi sono diverse categorie di soggetti che vivono situazioni di disagio e che spesso restano tagliati fuori dal mondo del lavoro e al contempo da quello della previdenza. Tra i provvedimenti più attesi a partire da settembre vi sono:
- l'approvazione di una settima salvaguardia in favore dei lavoratori esodati;
- l'approvazione delle richieste di pensionamento con opzione donna che attualmente risultano congelate presso l'Inps;
- la tutela dei lavoratori quota 96 della scuola;
- l'approvazione di una misura sanatoria in favore dei lavoratori precoci, rimasti bloccati fuori dall'Inps a causa del requisito anagrafico.
Più in generale, vi è poi la platea dei disoccupati in età avanzata, troppo giovane per poter ottenere la quiescenza e al contempo troppo anziani per potersi reinserire nel mercato del lavoro.
Uscite flessibili, per garantire la maggiore flessibilità possibile si punta al piano Boeri?
Al di là di interventi ad hoc che potrebbero andare a sanare almeno una parte delle situazioni che vi abbiamo elencato in precedenza, l'esecutivo starebbe inoltre pensando ad una riflessione più ampia sul tema della previdenza. Il richiamo è ancora una volta alla proposta di Boeri, che si basa sull'apertura alla flessibilità già a partire dai 57 o 58 anni di età seppure con un ricalcolocontributivo della mensilità erogata.
In questo modo, si potrebbe offrire un'opportunità in più a chi volesse decidere un'uscita volontaria dal mondo del lavoro, senza vincolare però il lavoratore e senza precluderlo da altre opzioni nel caso ricadesse in una diversa salvaguardia o una differente opzione di pensionamento.
E voi, cosa pensate delle ultime ipotesi di riforma della previdenza in discussione?
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