Tra due giorni scadrà il termine messo a disposizione dei circa novemila insegnanti di tutta Italia che hanno ricevuto, lo scorso 2 settembre, le proposte di nomina relative alla fase B del piano assunzionale previsto dal Ministero dell'Istruzione.Continua, però, a regnare il mistero sull'algoritmo che è stato utilizzato per effettuare tale procedura ma soprattutto i docenti continuano a restare nell'impossibilità di controllare l'effettiva regolarità delle operazioni.
Movimento Cinque Stelle: 'Mai successo nella storia della Repubblica'
Il Movimento Cinque Stelle non ci sta ed ecco la ragione per la quale il partito pentastellato ha provveduto a depositare un'interrogazione parlamentare al fine di chiedere maggiore trasparenza da parte del governo.
Il primo firmatario del testo, il deputato Luigi Gallo, ha portato all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità di quanto accaduto e come il sistema messo in atto dal Miur non abbia alcun precedente nella storia della Repubblica: 'E la prima volta che le assunzioni statali avvengono senza una graduatoria pubblica'.
Dovevano arrivare gli elenchi relativi ai docenti che hanno ricevuto la nomina ma, al momento, soltanto gli Uffici Scolastici Regionali di Umbria e Abruzzo sono riusciti ad ottemperare alla disposizione: ancora silenzio, invece, da parte di tutte le altre amministrazioni.
News assunzioni scuola fase B e C: Luigi Gallo M5S 'Riforma Renzi privatistica'
L'onorevole Luigi Gallo ha dichiarato sarcasticamente che la riforma renziana è talmente 'privatistica' che persino nelle assunzioni si è agito senza alcuna chiarezza: il problema è che 'finchè la scuola sarà pubblica tutto questo non si può fare'.
Si sarebbe dovuto fare il contrario, ovvero prima le graduatorie e poi le immissioni in ruolo, anche perchè, in caso di errore, come potranno inoltrare ricorso i docenti penalizzati?
Il problema è che l'interrogazione parlamentare presentata dal Movimento Cinque Stelle non è stata posta in calendario per questa settimana e visto che il termine per l'accettazione o il rifiuto della proposta di nomina scadrà venerdì prossimo, 11 settembre, c'è il rischio che la risposta del Miur arrivi oltre tale scadenza, quando probabilmente risulterà inutile.
Attenzione, però, perché il problema della mancanza di trasparenza potrebbe riproporsi anche nel prossimo mese di novembre in concomitanza con la Fase C, che assegnerà ben 55mila posti relativi all'organico di potenziamento: allora, se il mistero persisterà e le graduatorie non verranno rese note, potrebbe davvero succedere un caos inimmaginabile.