E' la vittoria, o meglio la rivincita, delle supplenze, delle tanto bistrattate supplenze. Almeno per quest'anno, poi si vedrà. Secondo i dati pubblicati sul numero odierno del noto quotidiano 'Italia Oggi' sarebbero circa 8700 i docenti precari che hanno detto SI alla proposta di nomina relativa alla fase B del piano assunzionale straordinario del Miur ma meno della metà (non più di 4.000) sono quelli che dovranno spostarsi già da questo mese di settembre per raggiungere la cattedra assegnata loro. Solo poco più di una decina in tutto gli insegnanti che, finora, hanno rifiutato.

News assunzioni scuola fase B: oltre la metà dei docenti preferirà la supplenza

La maggioranza, quindi, sceglierà la supplenza (sempre che risulti meno scomoda), rinviando all'anno prossimo il proprio trasferimento e sperando, magari, di sfruttare al meglio l'opportunità della domanda di mobilità straordinaria.

Conti alla mano, saranno circa quarantamila i posti che verranno riempiti complessivamente con le supplenze, alla faccia di chi aveva promesso di debellare il male numero uno della Scuola, ovvero la 'supplentite'.

Scuola, incontro Giannini-sindacati il 23 settembre: ancora 'guerra fredda' o apertura?

Intanto, arriva un segnale di apertura dal Ministero dell'Istruzione verso i sindacati: dopo il lungo braccio di ferro a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi, per il prossimo 23 settembre (salvo ripensamenti dell'ultimo minuto) è stato fissato un incontro tra l'onorevole Stefania Giannini e i rappresentanti delle forze sociali al fine di discutere degli argomenti più scottanti riguardanti la Buona Scuola.

Si parlerà, quindi, di formazione degli insegnanti, di valutazione, del ruolo dei dirigenti scolastici ma anche di fondo di finanziamento degli istituti e di risorse che, secondo le promesse del governo, verranno destinate alle scuole di tutta Italia.

Si tratterà di un incontro puramente 'formale' che non farà altro che confermare la mancanza di dialogo governo-sindacati oppure assisteremo ad un'apertura alla discussione da parte dell'esecutivo Renzi?

Per il momento non sembrano esserci tutti i presupposti, ma l'evidente clima di contestazione che sta avvolgendo da mesi il comparto scuola, potrebbe suggerire al governo l'effettuazione di una prima mossa di avvicinamento.