Prosegue senza sosta la girandola di polemiche riferite alla riforma della Scuola. Docenti e addetti ai lavori hanno diversi motivi per recriminare ma oggi vorremmo concentrarci in modo particolare su due macro-aree: da una parte il concorso Scuola 2015-2016, dall’altra la questione delle nuove assunzioni, con il cosiddetto periodo di prova che continua a far discutere. Partendo dal concorso, il bando per quella che si preannuncia come una maxi procedura arriverà a dicembre, ma i punti interrogativi sono talmente tanti da far si che prenda sempre più quota l’ipotesi di un boicottaggio.
Certo uno scenario limite e molto difficile da concretizzarsi anche e soprattutto per via della rinomata frammentarietà dell’universo istruzione. Un’ipotesi remota insomma che però esiste e merita dunque menzione. Lato assunzioni invece la Fase C è pronta a partire ma a preoccupare è il cosiddetto periodo di prova, sull’esito del quale saranno i presidi (tanto per cambiare) a vantare un importante voce in capitolo.
Nuovo concorso Scuola 2015-2016, news 22 settembre: tanti dubbi, pochissime certezze
Le ultime news sul concorso Scuola 2015-2016 aggiornate ad oggi 22 settembre consegnano dunque il solito frastagliato scenario. La domanda più impellente concerne il numero di posti da mettere in palioanche e soprattutto perché per alcune classi di concorso c’è una forte carenza.
I tecnici del MIUR dovranno inoltre dare delle risposte riguardo alle graduatorie, dato che per molti vincitori potrebbe concretizzarsi l’incubo dell’ennesima diaspora (un po’ come accaduto con la Fase B del piano di nuove assunzioni a margine della quale molti hanno dovuto accettare posti di lavoro a 1000 km da casa). In ultimo esiste anche la possibilità che il maxi concorso venga strutturato solo sulla base delle competenze pratiche in luogo delle conoscenze teoriche.
Un quadro tutt’altro che definito insomma cui va aggiunto l’interrogativo sui candidati che potranno partecipare: di certo bisognerà essere abilitati ma non è ancora chiaro come finirà la diatriba su TFA e PAS. Ecco che all’orizzonte spunta l’ipotesi di un possibile boicottaggio della procedura, eventualitàcomunque remota come già sottolineato in apertura.
Assunzioni 2015-2016 Fase C, ormai ci siamo ma il periodo di prova fa discutere
Facendo un passo indietro fanno discutere e come anche le nuove assunzioni 2015-2016. A breve inizierà la fase C, ma le ultime news relative ad oggi 22 settembresi concentrano in modo particolare sullaquestione riguardante il superamento dell’anno di prova, requisito imprescindibile per ottenere la definitiva immissione in ruolo. La Legge 107 disciplina il periodo di prova all’articolo 1, che stabilisce come questo di lasso di tempo debba avere una durata minima di 180 giorni, 120 dei quali dedicati alle canoniche attività didattiche. Chi dovrà valutare l’esito di questo ‘tirocinio statale’? La stessa 107 designa il preside quale principale figura preposta alla valutazione in combinato al comitato per la valutazione.
Se il responso è negativo, prescrive ancora la legge, il candidato potrà avere una seconda chance, ma se anche in questo caso dovesse arrivare un no decadrebbe ogni possibilità di essere confermati in ruolo. Il punto focale è sempre lo stesso, ovvero l’eccessivo peso assegnato dalla nuova riforma al ruolo del dirigente scolastico che rischia di avere potere di vita e di morte quasi senza freni. Come sempre accade in Italia bisognerà attendere il sopraggiungere di casi eclatanti prima di rendersi conto che qualcosa in questa legge non funziona. E poco importa se questo risultato verrà conseguito sulla pelle dei docenti.