Dopo la manifestazione davanti al ministero dell'Economia del 15 settembre e dopo quella organizzata, sempre nello stesso luogo, per il prossimo 22 settembre, prosegue la lotta di tutte quelle donne lavoratrici appartenenti al Comitato Opzione Donna, le quali, fino all'ultimo, hanno sperato che il governo Renzi approvasse la proroga del sistema contributivo donna al 31 dicembre 2015. E invece così non è stato. Nei giorni scorsi si è anche svolto il question time alla Camera dei deputati da parte del ministro dell'Economia Padoan, il quale, evitando di rispondere ad alcune domande provenienti da alcuni deputati, ha confermato che le problematiche relative al sistema Opzione Donna e sulla settima salvaguardia degli esodati, almeno per il momento, non potranno essere risolte.
Baretta: 'Bisogna tener conto delle risorse finanziarie a disposizione'
Nei giorni scorsi, sulle pagine del quotidiano LaRepubblica è intervenuto il vice-ministro Pier Paolo Baretta, il quale, con un po' di ottimismo, ha evidenziato che il governo Renzi affronterà la questione relativa alla flessibilità del sistema previdenziale ma sempre tenendo conto delle risorse finanziarie che si hanno a disposizione. Relativamente al sistema Opzione Donna, Baretta ha specificato che è necessario tenere conto anche di questa categoria di lavoratrici, in attesa di una soluzione definitiva. Durante l'incontro in Parlamento con il ministro dell'Economia, è intervenuto nuovamente il deputato Walter Rizzetto, il quale ha ribadito che i provvedimenti emanati dall'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), non si possono a sostituire alla legge dello Stato.
Importante post su Facebook da parte del Comitato Opzione Donna
Intanto, le attività del Comitato Opzione Donna, continuano in maniera incessante, soprattutto sulla pagina Facebook dello stesso Comitato. La coordinatrice Dianella Maroni, nei giorni scorsi, ha postato un messaggio piuttosto importante che mette in evidenza quello che è avvenuto il 15 settembre scorso, in via XX Settembre, a Roma.
La Maroni, almeno leggendo il testo del messaggio, appare piuttosto critica nei confronti dei mezzi di informazione, colpevoli, secondo lei, di aver dato poco risalto alle donne che hanno manifestato in quella giornata mentre, a suo parere, tanto spazio è stato dedicato alla categoria degli esodati.