"In Italia c'è la tradizione di fare continue riforme e di creare ansie in chi si appresta a prendere la pensione": lo afferma il Presidente dell'Inps Tito Boeri, commentando in questo modo il dibattito sulla riforma previdenziale in corso, intervenendo ad un convegno organizzato presso la città di Assisi. "Io credo che oggi ci siano le condizioni per fare veramente l'ultima riforma delle pensioni e per rendere il patto tra le generazioni più equo, con piccoli interventi su chi ha avuto trattamenti eccessivamente di favore e sulla sostenibilità del sistema".
Per l'economista, la sfida resta quella di trovare un compromesso tra le esigenze di risparmio dello Stato e quelle di quiescenza dei lavoratori, fermo restando che sembra ormai non più procrastinabile una correzione all'estrema rigidità delle regole che si sono concretizzate con la legge Fornero nell'ormai lontano 2011.
Riforma pensioni e flessibilità Inps: si punta a maggiore flessibilità senza ripristinare le regole precedenti
Stante la situazione, è chiaro che per il Presidente dell'Inps la via da seguire è quella di aprire il sistema ai prepensionamenti senza scardinare la sostenibilità dell'Inps nel lungo periodo.
Si può produrre questo risultato anche "tenendo conto delle problematiche delle donne, ma sarebbe importante non ripristinare vecchi requisiti di anzianità contributiva". Un altro cavallo di battaglia per Boeri è rappresentato dalla creazione di un sistema di compensazione per coloro che hanno effettuato versamenti in gestioni diverse. Per questi soggetti "la revisione dell'istituto di ricongiunzione onerosa andrebbe fatta". Questo meccanismo potrebbe semplificare notevolmente "chi ha avuto carriere discontinue" e si ritrova con costi elevati per far valere presso l'Inps i propri versamenti, in modo da ottenere l'agognata quiescenza.
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