Mentre prosegue il dibattito sulla flessibilità previdenziale, si registra nella serata di ieri un nuovo intervento da parte dei sindacati, che tornano ad invitare il Governo all'azione. Questa volta è la Cisl a richiamare l'attenzione dei legislatori, così come riportato all'interno di una nuova ripresa dell'Ansa. "Ancora una volta rinnoviamo la richiesta al Governo perché esca dagli annunci e dai rimpalli di responsabilità e apra un confronto per dare soluzione nella prossima legge di stabilità ai numerosi problemi" che riguardano il comparto previdenziale.
Sono le parole scelte dal sindacalista Maurizio Petriccioli per commentare le ultime aperture registratesi da parte del Premier Matteo Renzi sul nodo delle uscite agevolate dal lavoro e della creazione di una misura di pensionamento anticipato. Per l'esponente della Cisl, è improrogabile "passare dalla parole ai fatti, per dare delle risposte definitive" alla platea di chi sta vivendo una situazione di disagio.
Riforma pensioni, l''Ugl richiama l'esecutivo ad una risoluzione in favore di lavoratori esodati e dell'opzione donna
Nel frattempo anche l'Unione Generale del Lavoro è tornata a farsi sentire sulla riforma previdenziale, evidenziando come la vicenda dei lavoratori in attesa di una salvaguardiasia rimasta ancora irrisolta.
"Sul tema esodati e opzione donna dal Governo non è arrivata una risposta adeguata. Abbiamo pertanto chiesto alla Commissione lavoro alla Camera di continuare con la proposta di legge attualmente in discussione, con l'auspicio che venga approvata in tempi rapidi e prima della legge di stabilità". Ad affermarlo è la sindacalista Ornella Petillo.
L'esponente dell'Ugl ha sottolineato come gli stessi Ministri Padoan e Poletti abbiano confermato la presenza di adeguate risorse finanziarie, pertanto "non si può pensare di riprogrammare tutto nel maxi contenitore della legge di stabilità". La sindacalista conclude con l'appello di avere maggiore rispetto per le persone rimaste colpite dalla legge Fornero nell'ormai lontano 2011, ponendo finalmente termine al "dramma" da loro subito.
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