Con il messaggio numero 5804 di ieri, 18 settembre 2015, l’Inps ha dato l’avvio ai versamenti dei contributi per il prepensionamento dei lavoratori iscritti all’ex Inpdap e all’ex Enpals.

Il provvedimento, conosciuto come l’“esodo Fornero”, è spiegato nel dettaglio nel messaggio dell’ente previdenziale che fissa le istruzioni esecutive per la redazione del flusso Uniemens relativo ai versamenti all’ex Enpals e per il flusso Lista Pos Pa per i versamenti concernenti gli ex Inpdap.

Le istruzioni fanno riferimento alle domande di esodo fatte pervenire a partire dallo scorso 1° maggio.

Esodo Fornero, versamento pensioni ex Enpals ed ex Inpdap: chi sono i lavoratori interessati

La procedura dell’esodo volontario, inserita proprio nella legge Fornero, riguarda i contribuenti i cui assegni pensionistici dovranno  essere pagati dall’Inps, inclusi gli appartenenti all’Enpals per quanto riguarda lo spettacolo, l’Inpdap, ad esclusione degli impiegati pubblici, gli enti privati nonché privatizzati (i contribuenti Inpgi) e gli imprenditori che utilizzano in media più di quindici lavoratori.

Proprio per questi ultimi, nel caso in cui si verifichino situazioni di eccedenza di personale, è possibile stipulare accordi che abbiano l’obiettivo di incoraggiare l’esodo dei lavoratori più vicini alla pensione ovvero di coloro che perverranno alla pensione, sia di vecchiaia che anticipata, nei 4 anni seguenti al giorno di interruzione del rapporto di lavoro.

Con l’esodo Fornero, i datori di lavoro si impegnano a pagare all’Inps i versamenti necessari affinché venga erogata ai lavoratori la pensione e l’accredito dei contributi.

Lavoratori iscritti alle gestioni ex Enpals ed ex Inpdap: le istruzioni sui flussi Uniemens e Lista Pos Pa

Per quanto riguarda la modalità di composizione del flusso Uniemens, l’Inps, tramite il messaggio, specifica che all’interno di “Qualifica 1” i datori di lavoro dovranno aggiornare il valore “V”, ovvero del numero dei lavoratori in esodo che abbiano presentato domanda dopo l’1 maggio scorso.

Per di più, dovranno valorizzare “Qualifica 2” ed anche il “Tipo di lavoratore”, mentre non dovranno aggiornare il campo “Qualifica 3”. Successivamente, in “Dati Retributivi”si potranno leggere sia l’“Imponibile” che il “Contributo” con l’importo da versare. Questi ultimi dati dovranno essere riportati nel Dm 2013 con il codice “M161”.

Per i lavoratori del flusso Lista Pos PA, il datore di lavoro indicherà, per ciascun dipendente, sia l’importo sul quale è quantificata la contribuzione che, in “Contributo”, la somma da versare.