Era nell'aria da alcuni giorni, ma oggi 15 settembre è diventata di fatto ufficiale questa novità sulle Pensioni: la flessibilità in uscita non è una priorità del Governo Renzi e non è in Agenda all'interno della Legge di Stabilità. Sembra incredibile, ma dopo mesi passati a parlare della riforma pensioni 2015, il Governo ha deciso di ascoltare il MEF e i conti pubblici e ha deciso di non far aumentare ulteriormente i costi già elevati delle pensioni evitando di inserire la manovra sulla previdenza nella prossima finanziaria.

Pensioni oggi 15 settembre 2015: ultime novità, parla Padoan e spegne i sogni dei pensionandi

Ecco le parole del Ministro dell'Economia Padoan rilasciate alla collega di Sky Sarah Varetto: "Riguardo alle pensioni il principio della flessibilità in uscita per chi va in pensione è giusto, va valutato in termini di meccanismi e coperture e per il momento non è all’ordine del giorno della legge di Stabilità". Insomma una marcia indietro abbastanza clamorosa da parte del Governo Renzi, che ha deciso risparmiare sulla flessibilità per dirottare le risorse su temi più cari al premier. Tito Boeri in parlamento aveva spiegato come la quota 97 o altri provvedimenti simili avrebbero avuto un costo elevato da sostenere (8 miliardi di euro) e nonostante i tentativi di Damiano, e di altri esponenti politici di convincere il Governo, non c'è stato niente da fare.

Clamorose Ultime news sulle pensioni, ma perchè Renzi ha deciso di non fare la riforma?

Ma perchè si è deciso di far saltare la riforma delle pensioni? Perchè non si da la possibilità ai lavoratori di accedere alla pensione anticipata? La risposta possiamo solo immaginarla, ma secondo la nostra opinione, Renzi si è impegnato in una manovra economica da oltre 27 miliardi, gran parte dei quali sono già impegnati.

16 vanno per ottenere la cambiale con l'Europa ed evitare iva e accise ulteriori, 1 miliardo sono le spese causate dalle decisioni della corte costituzionalesu Robin Tax e Rivalutazione delle pensioni, e 6-7 miliardi andranno via per togliere l'IMU dalle prime case, come promesso in estate da Renzi. Insomma restano davvero pochi soldi, che probabilmente andranno perla conferma della decontribuzione per incentivare le assunzioni a tempo indeterminato.

E per le pensioni? Non c'è spazio, non ci sono coperture economiche, come sempre. E la presa in giro continua.

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