Con la Buona Scuola di Renzi quest'anno le scuole italiane devono affrontare numerosi problemi nuovi. Favorevoli e contrari alla riforma si fronteggiano a colpi di slogan, ma nessuno nasconde che qualche cosa sta cambiando. Cambiando in meglio o in peggio? Le risorse aggiuntive saranno sufficienti? La riforma sarà un successo o un fallimento? Una difficoltà spesso sottovalutata risiede nelle enormi dimensioni del sistema scolastico italiano per cui ogni cambiamento richiede tempi lunghi e pazienza infinita.

Quante sono le scuole in Italia? Quanti gli studenti?

Il Servizio Statistico del Ministero dell'Istruzione ha recentemente pubblicato il documento 'Anticipazione sui principali dati della scuola statale'. Scopriamo così che esistono ben 8.384 istituti scolastici statali, presenti su un totale di 41.286 sedi, che provvedono alla formazione di 7.862.022 bambini e ragazzi, distribuiti in 369.913 classi. Questi dati impressionanti mostrano che un istituto ha in media 4,92 sedi sul territorio e gli studenti sono raggruppati in classi composte mediamente da circa 21,3 studenti.

La situazione delle scuole è omogenea in tutta Italia?

Per capire meglio i dati globali occorre prendere la lente di ingrandimento e scomporli a livello territoriale.

Come è facile prevedere, gli 8.384 istituti scolastici sono concentrati al Nord (38,2%) e al Sud (29,2%), mentre al Centro sono presenti solo il 19,0% degli Istituti e i rimanenti 13,6% si trovano nelle Isole. Queste percentuali non coincidono con la distribuzione del numero degli studenti: 40,7% al Nord, 27,1% al Sud, 19,8% al Centro e 12,4% nelle Isole.

Se ne deduce immediatamente che, in media, le scuole del Nord hanno più studenti (968) di quelle del Centro (940), del Sud (821) e delle Isole (818). I 'record' estremi si trovano in Lombardia (in media 1.045 studenti per scuola) e in Basilicata (solo 671 studenti per scuola). Le classi mediamente più affollate si trovano in Emilia Romagna (in media 22,4 alunni per classe), in Lombardia (22,1 alunni) e in Toscana (22,0), mentre troviamo classi mediamente poco numerose in Calabria (19,2 alunni in media), in Sardegna (19,3), in Molise (19,4) e in Basilicata (19,4).

Le scuole più costose

Ovviamente i costi di una scuola crescono al diminuire del numero di studenti per classe, ma anche la dimensione degli Istituti incide sui costi. Infatti, considerando le spese fisse dei singoli Istituti (Dirigenza, Segreteria, ecc.), le scuole del Nord, mediamente più grandi di quelle del Sud, in media costano un po' meno, anche senza contare i fondi PON spesi in grande maggioranza nel Sud.

Sarebbe facile utilizzare questi dati per rinforzare preconcetti su un presunto Sud sprecone, ma per un'analisi completa occorrerebbe considerare anche le differenze nella distribuzione territoriale della popolazione, lo stato dell'edilizia scolastica, ecc.

Cosa ci riserverà la scuola in futuro

Riuscirà la Buona Scuola ad affrontare tutti i problemi posti da questo enorme sistema di istruzione? Saranno capaci i lavoratori della scuola di superare divisioni artificiose e migliorare il servizio di questo importante settore? Non aspettiamoci risultati immediati, ma evitiamo anche di rimandare le verifiche alle calende greche...