Le novità e le news sulla pensione anticipata 2015 si rincorrono di giorno in giorno in questo periodo caldo che precede la legge di stabilità. Tra proposte più o meno reali, quello che sembra certo è che il Governo Renzi vuole fare una riforma che garantisca maggior flessibilità in uscita, ma non vuole utilizzare risorse (preferendo tenerle per altre manovre più "elettorali" come l'abolizione della Tasi). L'ultima idea di Renzi, riportata dal collega del Giornale Antonio Signorini prevede un uscita in anticipo a costo quasi zero per lo stato. Come?

Con un consistente taglio sull'assegno pensionistico.

Pensione anticipata 2015 ultime novità e news: nuova idea di Renzi, 30% in meno per 4 anni di anticipo

Durante la prossima settimana, il Governo Renzi farà le sue scelte sulla pensione anticipata 2015 e sulla riforma, e non è escluso che questo pacchetto di manovre possa restare fuori dalla legge di stabilità, per esser inserita in seguito in una delega, allungando così ancora una volta i tempi dell'intervento. Ormai la quota 100 e la quota 97 proposte da tempo da Damiano-Baretta stanno perdendo quota, e si va verso una misura che sia a costo zero o quasi per il Governo Renzi. Nei giorni scorsi ha preso piede il prestito pensionistico,che costerebbe poco o nulla alle casse dello stato.

Ma nelle ultime ore è arrivata una novità tra le proposte: l'uscita fino a quattro anni di anticipo, ma con il ricalcolo contributivo (Come avvenne per l'opzione donna). Andiamo a vederla nel dettaglio

Ultime novità Pensione Anticipata, le news da Renzi e la nuova proposta di ricalcolo contributivo

Nelle ultime ore ecco la novità: stando a quanto riporta il Giornale si è tornati a parlare con forza della cosìddetta opzione uomo, un estensione della vecchia opzione donna, con qualche differenza.

In pratica una pensione anticipata di 4 anni rispetto all'età pensionabile in cambio di un ricalcolo contributivo dell'assegno, anche se il lavoratore dovrebbe andare con il calcolo misto. In termini economici questo vuol dire una penalizzazione di circa il 30% della pensione, per uscire in anticipo. Idea fattibile? Forse, ma che garantirebbe di uscire dal mondo del lavoro soltanto a coloro che hanno ottimi guadagni e possono permettersi di perdere parte della pensione.

Questa idea potrebbe esser messa in atto e lasciata con scelta volontaria, ma va affiancata a misure di flessibilità generiche anche per altri lavoratori. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto!