La questione flessibilità verrà probabilmente affrontata e, come si augurano i lavoratori direttamente interessati, risolta con un disegno di legge nei primi mesi del 2016. Tra le tante ipotesi di intervento di modifiche delle rigide norme attualmente in vigore, contemplate nella legge Fornero-Monti del dicembre 2011, la più accreditata e spendibile è la proposta concernente il ddl Damiano-Baretta. La proposta prevede la Quota 97 per l’uscita anticipata con un 8% massimo di penalizzazione e la Quota 41 per i lavoratori precoci. Resiste anche, ed è sempre caldeggiata, la pensione di anzianità presentata dal Partito Democratico la cosiddetta Quota 100.

Flessibilità garantita da Renzi per i primi mesi del 2016

Sulla flessibilità in uscita, il presidente Matteo Renzi ha spesso esternato pubblicamente il suo pensiero e la sua opinione: “Serve un intervento per dare più spazio a chi in cambio di una riduzione degli assegni vorrà avere maggiore flessibilità in uscita”. Queste esternazioni fanno ben sperare coloro che da anni attendono di poter salutare amici e colleghi di lavoro per un meritato riposo. Si augurano pertanto che dalle parole si passi finalmente ai fatti. Ma, esiste sempre un ma... il Governo, deve superare l'esame Unione Europea che da Bruxelles ha da sempre i riflettori puntati sul nostro sistema previdenziale. I nostri conti, difatti, vengono setacciati con la lente d'ingrandimento dai super tecnici europei.

Guai quindi a sbagliare misure! Ed è per questo motivo che l'esecutivo Renzi è riuscito ad intervenire solo su tre provvedimenti urgenti e non più procrastinabili nel tempo, come lasettima salvaguardia per gli esodati, la proroga al 31 dicembre 2015 dell’opzione donna, e il part-time per gli over 63, anche se per questi due permangono alcune perplessità.

Opposizione e minoranza dem all'attacco, ddl Baretta-Damiano per precoci e flessibilità

La Legge di Stabilità è arrivata in Parlamento per la discussione. Discussione che si preannuncia calda e combattuta ma che alla fine dovrà “partorire” una legge comunque condivisa. Non è difficile prevedere che uno dei cavalli di battaglia delle opposizioni, ma anche della minoranza dem, sarà proprio la questione flessibilità.

Si riaprirà una speranza di vedere inserita la questioneflessibilità nella legge di stabilità? Questo lo vedremo nelle prossime settimana. Probabilmente il Parlamento spingerà per far accettare al governo un disegno legge delega che conterrà una riforma più organica della Legge Fornero, magari tenendo nella debita considerazione e come base di valutazione proprio la principale proposta sul tappeto e cioè il disegno di leggeDamiano-Baretta con l’uscita dal lavoro a 62 anni di età e 35 di contributi e una penalizzazione del 2% per ogni anno di anticipo fino ad un massimo dell’8%, mentre per i lavoratori precoci il pensionamento con 41 anni di contributi senza limiti di età e senza penalizzazioni.

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