Torna a parlare il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, e lo fa tramite il videoforum dal sito de La Repubblica. Temi caldi di queste ore restano gli esodati e la riforma delle Pensioni che ancora una volta è stata rinviata a data da destinarsi. Vediamo quali sono le ultime news sulle Pensioni di oggi 28 ottobre, partendo proprio dalle parole di Poletti, che ha ribadito la volontà del Governo di fare una nuova proposta per la flessibilità in uscita nel 2016. I lavoratori Precoci intanto stanno perdendo la pazienza, e con loro anche i Sindacati e alcuni esponenti Dem, perchè oltre le parole fino ad oggi sono mancati i fatti.

Ultime Pensioni news oggi 28 ottobre 2015: parla Poletti: "32 mila nuove salvaguardie per Esodati"

I lettori e gli utenti de La Repubblica non si sono tirati indietro e hanno sollecitato il Ministro Poletti in questo videoforum, soprattutto su temi inerenti le ultime news sullepensioni. Un esodato che insieme ad altri non rientra nella settima salvaguardia appena approvata, ha chiesto cosa vuole fare il Governo e denunciato la sua situazione. Poletti, ha risposto che "Ci sono 32mila nuovi salvaguardati, arriviamo a 170 mila persone, l'obiettivo stimato inizialmente. Sappiamo che ci sono persone che non sono tecnicamente 'esodati', perché perdono il lavoro ma non hanno l'età per la pensione, e che quindi non sono coperte".

Pensioni oggi 28 ottobre, le ultime news per precoci: "Flessibilità in uscita nel 2016"

Arriva poi anche il momento per parlare della riforma delle Pensioni per i lavoratori precoci e le news non sono così diverse da quanto si ipotizzava già nelle scorse settimane. Poletti ha ribadito che il Governo intende trovare una soluzione nel 2016 e formulare una proposta che sia equa e che sia sostenibile dallo stato: "Nell'arco del 2016 saremo in grado di fare una proposta sulla flessibilità in uscita dal lavoro".

Poletti ha poi nuovamente spiegato che alcune proposte (come quella di Damiano ndr) non sono realizzabili per un problema contabile: "Non siamo stati ancora così bravi da riuscire a risolvere questo problema, che è figlio anche del fatto che la contabilità dello Stato deve avere una copertura nell'anno in cui si realizza". Non si può quindi mandare in pensione anticipata persone con costi elevati, anche se quei costi sarebbero ammortizzati nel corso dei prossimi anni, proprio perchè mancherebbero le coperture per l'anno in cui viene realizzata la manovra.

Per questo una soluzione che accontenti tutti i lavoratori e che sia quasi a costo zero per lo stato ci sembra sempre più difficile da realizzare. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto e se volete aggiornamenti sulle pensioni news dei prossimi giorni, cliccate segui!